Parte il progetto di Azienda USL di Modena, Arci e Ancescao, con la collaborazione di Anpas e Croce Rossa, per rafforzare la conoscenza del sistema dei soccorsi e promuovere rispetto verso chi cura.
Conoscere meglio il funzionamento del sistema di soccorso territoriale, imparare le manovre salvavita e l’utilizzo dei defibrillatori (DAE), sapere quando e come chiamare i numeri di emergenza e, soprattutto, diffondere una cultura di fiducia e rispetto nei confronti del personale sanitario. Sono questi gli obiettivi del progetto “Sicurezza in Circolo”, promosso da Azienda USL di Modena, Arci Modena e Ancescao Modena, con la preziosa collaborazione di Croce Blu Carpi, Croce Rossa Carpi e Croce Blu Soliera, realtà presenti, oltre che nella rete del sistema di emergenza territoriale 118 (Set118), anche in tante iniziative rivolte alla popolazione, per la promozione della salute e della sicurezza.
Due gli appuntamenti in programma a giugno: venerdì 6 alle 17 al Centro Sociale Anziani Graziosi e mercoledì 18 alle 17.30 al Circolo Arci Arcobaleno di Santa Croce. Gli incontri, dedicati ai soci ma aperti all’iscrizione anche sul posto, saranno condotti da professionisti Ausl e volontari delle associazioni del soccorso che fanno parte della rete Set118. In vista della partenza del progetto si è tenuto un incontro di presentazione con l’Assessora alla Sanità e alle Politiche sociali del Comune di Carpi Tamara Calzolari, la Direttrice del Distretto Stefania Ascari, il personale del 118, con il coordinatore Fabio Mora, Luca Gherardi, autista soccorritore e responsabile del progetto DAE-Responder sul territorio modenese, e Alan Ferretti, autista soccorritore, insieme a Gerardo Bisaccia, vicepresidente di Arci Modena, Paolo Ballotta, responsabile della comunicazione di Ancescao Modena, Raul Colli, presidente del Centro sociale Graziosi. Presenti inoltre i rappresentanti delle associazioni di volontariato del soccorso, in particolare Alan Leonardi, vicepresidente della Croce Blu di Soliera, Luciano Franchini, delegato della formazione della Croce Rossa di Carpi, e Mattia Ispani, infermiere del 118 e vicepresidente Croce Blu Carpi.
Al centro degli incontri vi saranno informazioni pratiche sul primo intervento in caso di emergenza, uso del defibrillatore (DAE), app DAE Responder, manovre salvavita e comportamenti corretti in attesa dei soccorsi, ma offrire una formazione di base ai cittadini non è l’unico scopo dell’iniziativa, se pure molto importante per orientare la popolazione verso i comportamenti più appropriati. Il progetto infatti si inserisce all’interno della campagna regionale ‘Più cura per chi cura’, per sensibilizzare la cittadinanza e ricostruire la fiducia verso il personale sanitario, contribuendo al contrasto e alla riduzione degli episodi di aggressività che interessano sempre più spesso gli operatori e i volontari che si prendono cura della salute delle persone. Infine, il desiderio è anche quello di promuovere e diffondere la conoscenza delle associazioni di volontariato del soccorso, e del loro prezioso lavoro sul territorio, anche con l’auspicio di favorire nuove adesioni.
“Questo progetto nasce dall’idea di uscire dai luoghi sanitari per entrare nei luoghi di vita, ascolto e socialità – dichiara Stefania Ascari, Direttrice del Distretto di Carpi -. Portare il 118, operatori e volontari, nei Circoli ricreativi e culturali significa lavorare insieme per costruire una relazione diretta con la cittadinanza, diffondere conoscenze oggi sempre più fondamentali per la sicurezza e contribuire al rispetto reciproco tra chi riceve e chi offre cura”.
“Come ARCI crediamo nella formazione dal basso, che passa dai luoghi del quotidiano – aggiunge Gerardo Bisaccia, vicepresidente ARCI Modena -. Siamo felici di ospitare nei nostri circoli un’iniziativa che mette insieme prevenzione, conoscenza e responsabilità collettiva. La salute è un bene comune e la consapevolezza è il primo strumento per difenderlo”.
“I nostri centri sociali sono presidi attivi di comunità – osserva inoltre Paolo Ballotta, responsabile della comunicazione di Ancescao Modena -. Promuovere la cultura del soccorso tra le persone che li frequentano, anziani ma non solo, significa offrire strumenti concreti per affrontare le piccole o grandi emergenze che possono sempre accadere, e favorire comportamenti solidali e corretti. Ringraziamo l’Azienda USL per questa opportunità di collaborazione e auspichiamo che sia solo l’inizio di un percorso da fare insieme”.
“Come Amministrazione sosteniamo con convinzione questo progetto – conclude il Sindaco di Carpi Riccardo Righi –, che unisce prevenzione, formazione e coesione sociale. Portare nei circoli e nei centri sociali conoscenze essenziali per salvare la vita delle persone significa rendere più sicura e consapevole l’intera comunità, dove ognuno ha gli strumenti per fare la propria parte. Ringrazio Ausl di Modena, le associazioni e i volontari per il loro impegno quotidiano e condiviso al servizio del territorio”.