Toscana. Avanti tutta sulla telemedicina, a luglio sarà collaudata la nuova piattaforma digitale

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Una nuova modalità di cura a distanza di cui avranno i maggiori benefici anziani e malati cronici. Aumenteranno i servizi offerti, diffusi sull’intero territorio regionale.

La scommessa per il prossimo futuro si chiama “telemedicina” con i suoi servizi di telemonitoraggio e teleassistenza, ovvero la possibilità di essere seguiti direttamente da casa, o al massimo recandosi in un presidio prossimo alla propria abitazione, per sottoporsi ai controlli periodici ritenuti necessari dal proprio medico o specialista. 

A luglio 2025  sarà collaudata ed entrerà in funzione la nuova piattaforma digitale regionale: una piattaforma di telemedicina che si integra perfettamente con il Cup, per gestire le prenotazioni di prestazioni, con l’anagrafe degli operatori e con l’anagrafe dei cittadini, con il fascicolo sanitario elettronico o con il modulo per la gestione delle immagini radiologiche. Un sistema insomma capace di condividere e veicolare in maniera sicura una grande mole di dati, con all’interno pure qualche pezzo di ‘intelligenza artificiale’, con algoritimi in grado di trascrive in automatico il dialogo dei medici durante un teleconsulto o una televisita aiutandoli nella redazione della relazione, altri software capaci di leggere le espressioni del viso oppure di evidenziare tendenze e parametri fuori scala di un paziente, come ausilio ai medici nella lettura dei dati raccolti nel tempo.    

I benefici più evidenti di una simile rivoluzione, parte di un nuovo modello di assistenza sanitaria che passa anche da case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali, riguardano soprattutto anziani e malati cronici: uno strumento in più per la prevenzione in soggetti a rischio, nella diagnosi favorendo teleconsulti tra operatori lontani nello spazio ed anche nella cura e riabilitazione, magari con l’aiuto di un caregiver laddove necessario o di un infermiere di famiglia o di comunità. Una diabetico ad esempio potrà essere monitorato a distanza in tutta tranquillità.  Ma il vantaggio sarà anche per chi, dimesso dall’ospedale, necessità di un monitoraggio attento, come chi ha avuto uno scompenso cardiaco. 

Gli obiettivi
Si punta ad accrescere in futuro il numero di telelevisite, teleconsulti e telemonitoraggi, ma la Toscana non parte  comunque da zero.  Nel 2024, tolti i pazienti seguiti in assistenza domiciliare, sono state più di novantamila le televisite effettuate (meno che nel periodo della pandemia ma pur sempre numerose), a cui si aggiungono oltre 31 mila teleconsulti effettuati ogni anno e 67 mila misurazioni a distanza di elettrocardiogrammi che arrivano in ospedale direttamente dalle ambulanze del 118. La vera e prima sfida, più che nei numeri,  sarà dunque mettere a sistema le tante esperienze maturate in questi anni nelle Asl ma frammentate. 

“In Toscana in questi anni, con un’accelerazione innescata anche dalla pandemia, abbiamo fatto molta strada sull’uso delle nuove tecnologie, sui percorsi digitali e sull’innovazione nella gestione e nell’accesso ai servizi digitali” annota l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.  “Ora siamo però – avverte – ad un punto di svolta importante e da sperimentazioni e iniziative di avanguardia sviluppate singolarmente o settorialmente passiamo ad una dimensione sistemica che dovrà coinvolgere l’intero territorio”. “Nella fase di costruzione dell’architettura i protagonisti sono stati gli ingegneri – conclude -: ora lo dovranno essere medici e pazienti e il personale delle Asl impegnato nella definizione di nuovi modelli organizzativi. Ma la sfida nella sfida sarà abbattere anche il digital divide, affinché le nuove tecnologie non creino elementi di disuguaglianza”. 

Sulla piattaforma unica di telemedicina, che consentirà a breve di erogare televisite, teleconsulti, telemonitoraggio e teleassistenza, sono stati assegnati alla Regione Toscana 34 milioni e 460 mila euro, finanziati attraverso il Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza: 29 milioni e 860 mila euro per l’infrastruttura vera e propria (sotto la supervisione del settore Sanità e innovazione di Regione Toscana), infrastruttura che renderà più facile il dialogo tra cittadini, medici di reparti e strutture diverse, e 4 milioni e 600 mila euro per l’acquisto delle postazioni per medici ed operatori da installare negli ospedali o nei presidi sul territorio, operazione seguita da Estar, ente tecnico di supporto della Regione.  

In vista di questo passaggio cruciale la Toscana si avvantaggia, spinge sull’acceleratore ed ha organizzato – in collaborazione con Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali –  tre grandi eventi sul tema a Firenze, Livorno e Siena, uno per area vasta, per illustrare a professionisti, associazioni e portatori di interesse la portata della nuova tecnologia a disposizione. Il primo appuntamento è andato in scena il 27 maggio 2025 nell’auditorium dell’Health Campus del Meyer a Firenze alla presenza di medici di medicina generale, specialisti ospedalieri, infermieri, operatori sanitari, cittadini ed associazioni del terzo settore.  A Livorno l’appuntamento è il 4 giugno e a Siena il 13 giugno.

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