Iss, Giuseppe Bortone nuovo direttore del Dipartimento Ambiente e Salute

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Biologo, 65 anni, è stato direttore generale di Arpae, l’Agenzia regionale che svolge attività relative al monitoraggio ambientale, al controllo e alla vigilanza, , alle autorizzazioni e concessioni in campo ambientale ed energetico della Regione Emilia-Romagna. È stato inoltre coordinatore delle tematiche ambiente/salute e delle attività afferenti alla “Riduzione dell’inquinamento per la salute dei cittadini” all’interno del Consiglio del Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa), e presidente dell’Associazione delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione ambientale (AssoArpa).
Bortone, che succede a Marco Martuzzi, è stato Responsabile della sezione “Depurazione e ciclo dell’acqua”, dell’Enea dove ha svolto attività di studio e ricerca inerenti trattamenti biologici e chimico/fisici innovativi di acque reflue, rimozione dei nutrienti, trattamento di rifiuti organici, acque sotterranee e suoli inquinati.  È autore di più di 100 pubblicazioni scientifiche nel settore del trattamento delle acque e delle bonifiche di suoli e sedimenti contaminati e di articoli divulgativi in riviste del settore ambientale.
Le attività dell’Istituto, sottolinea il neodirettore, sono strategiche per supportare e favorire la giusta declinazione delle strategie nazionali e europee per la protezione della salute e del benessere dei cittadini attraverso la tutela e la conservazione degli ecosistemi naturali in una logica sempre più sfidante di Planetary Health. La strategia è quella della prevenzione primaria per evitare e ridurre il rischio d’insorgenza di malattie dovute a fattori ambientali e al cambiamento del clima, per favorire il benessere dei cittadini e per ridurre le diseguaglianze. “Sono onorato dell’incarico assegnatomi dal Presidente Bellantone, cercherò di contribuire al meglio al raggiungimento degli obiettivi favorendo sempre di più il necessario approccio multidisciplinare, la costituzione di sempre più efficaci sistemi a rete, strumenti essenziali per declinare al meglio il complesso rapporto tra Salute, Ambiente e Clima. Molti strumenti sono disponibili anche grazie all’importante percorso di riforma istituzionale e di potenziamento infrastrutturale reso possibile attraverso gli strumenti e gli obiettivi definiti dal Piano Nazionale Complementare al PNRR che ha visto l’Istituto protagonista e vero e proprio motore propulsivo per favorire l’Istituzione e il coordinamento dei Sistemi a rete nazionali. L’impegno sarà massimo per vincere questa sfida”.


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