Giornata del sollievo. Domenica all’hospice di Oristano il concerto “Una musica può fare”

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Domenica 25 maggio, in occasione della Giornata nazionale del Sollievo, all’hospice Angela Nonnis di Oristano, alle ore 10.30, si terrà il concerto “Una musica può fare”, con il pianista Andrea Scano. L’evento, dedicato ai pazienti, ai loro parenti e ai familiari di chi in passato è stato accolto nella struttura, sarà anticipato dalla messa, celebrata alle ore 9.30 dal cappellano dell’ospedale San Martino padre Enrico Mascia ed animata dal coro di volontari della diocesi di Oristano.

Le sale della struttura dedicata alle cure palliative saranno inondate dalle note del pianoforte, con l’esecuzione di brani originali destinati a portare un po’ di sollievo alle persone ospitate nell’hospice.  «Con questa iniziativa, che si svolge in occasione della Giornata nazionale del Sollievo, vogliamo regalare ai nostri pazienti e a chi sta loro vicino un momento di serenità e di tranquillità – spiega il direttore dell’hospice Giuseppe Obinu -. Il nostro prendersi cura è declinato in molti modi: lo facciamo non solo dal punto di vista fisico, attraverso la terapia del dolore, ma anche dal punto di vista psicologico e spirituale. In questo senso, anche la musica può essere una forma di terapia e da qui la scelta di celebrare questa ricorrenza con un concerto».

Dalla Asl 5 di Oristano il ringraziamento ad Andrea Scano, giovane e promettente pianista di Santa Giusta, che donerà all’hospice questo prezioso momento di musica, al cappellano, padre Enrico, che  porta costante assistenza spirituale a chi, fra i pazienti, desidera il suo conforto e ai volontari del coro.

La Giornata nazionale del Sollievo La XXIV Giornata Nazionale del Sollievo è stata istituita il 24 maggio 2001 per promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione. La Giornata ha una connotazione affermativa e propositiva: non è “contro” il dolore o la sofferenza ma “a favore” del sollievo, che è sempre possibile anche attraverso l’umanizzazione delle cure in medicina.

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