«Esprimiamo un giudizio positivo circa il disegno di legge sulle prestazioni sanitarie. Tuttavia, proponiamo un maggior riconoscimento del valore e delle competenze di tutte le professioni sanitarie, al fine di rendere questo provvedimento inclusivo e coerente con la realtà dei percorsi diagnostici-assistenziali. Il contributo delle nostre professioni, non solo è utile, ma è indispensabile alla sostenibilità del nostro Sistema sanitario nazionale». È quanto ha affermato il Presidente della FNO TSRM e PSTRP Diego Catania, durante l’audizione della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, in merito al DDL ‘Prestazioni sanitarie’.
«Il coinvolgimento della rappresentanza di tutti i professionisti sanitari deve essere prioritario per gestire al meglio il governo delle liste d’attesa, il teleconsulto e la telemedicina, implementando un’infrastruttura trasversale, con atti e responsabilità multiprofessionali – ha aggiunto Catania -. Inoltre, la FNO TSRM e PSTRP ritiene che sia opportuno contemplare la prescrizione di presidi sanitari da parte di alcuni professionisti, coerentemente alle proprie competenze».
Sul tema della salute mentale, il Presidente Catania ha richiamato la necessità di prevedere tra i fabbisogni di assunzione di personale per il biennio 2025-2026, oltre agli Educatori professionali, Terapisti occupazionale e ai Tecnici della riabilitazione psichiatrica anche figure cruciali come i Dietisti, i Terapisti della neuropsicomotricità della età evolutiva e gli Assistenti sanitari. Professionisti le cui competenze, ha sottolineato, sono fondamentali per costruire percorsi di cura completi ed efficaci.
Riguardo all’articolo del Disegno di legge che prevede il cambio della norma per l’approvazione dei bilanci e della tassa di iscrizione annuale per gli Ordini delle professioni sanitarie, il Presidente Catania ha ribadito: «Abbiamo molte riserve circa questa disposizione, in quanto esautorerebbe il ruolo delle assemblee degli iscritti, demandando la decisione ai Consigli direttivi, spazzando via il bilanciamento dei rapporti che tengono in piedi gli Ordini. Pertanto, chiediamo che l’articolo venga espunto da questo provvedimento».
Concludendo, Catania ha sollevato il tema dell’equità retributiva tra le professioni sanitarie, proponendo di affrontare la questione della perequazione economica per le indennità previste dalla legge 178 del 2020. In particolare, ha chiesto l’estensione a tutti professionisti sanitari della tassazione agevolata sugli straordinari al 5%, oggi prevista per una sola professione. «La valorizzazione di tutte professioni sanitarie» ha ribadito, «passa attraverso anche un riconoscimento economico equo e adeguato per tutti».