SANGUE E PLASMA. ULSS EUGANEA LANCIA PROGETTO DI TELEMEDICINA PER INCREMENTARE DONAZIONI

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Si stima che in Italia siano necessarie circa 2.500.000 unità di sangue intero e circa 860.000 kg di plasma ogni anno. Poiché il sangue è un presidio terapeutico prezioso non riproducibile in laboratorio, ogni donatore gioca un ruolo fondamentale.

Per agevolare l’accesso alla donazione l’Ulss 6 Euganea ha lanciato un progetto di medicina unico nel suo genere: gli aspiranti donatori possono effettuare la prima valutazione da remoto, evitando spostamenti, risparmiando tempo e costi. Da febbraio a maggio, nei primi tre mesi di sperimentazione del nuovo servizio, sono state effettuate 672 televisite, anamnesi fondamentali per capire se procedere con la donazione. Anche grazie a questa facilitazione, le donazioni risultano in aumento.

Di questo, dei dati di donazione nell’Ulss 6 Euganea, dell’importanza delle associazioni di volontariato e degli investimenti in nuove tecnologie atte alla donazione e alla conservazione del sangue, si sta parlando oggi pomeriggio presso il MUSME di Padova, all’evento formativo “Digital transformation e nuove sfide della medicina trasfusionale: l’esperienza dell’azienda Ulss 6 con uno sguardo all’Europa”.

L’evento, promosso e organizzato dall’Ulss 6 Euganea, si pone l’obiettivo di approfondire le nuove sfide della sanità digitale nella prospettiva di sviluppo di modelli organizzativi innovativi nell’ambito della medicina trasfusionale per favorire l’integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale e i percorsi di accesso ai servizi da parte dei pazienti.

Nelle foto il direttore generale e il direttore sanitario dell’Ulss 6, Paolo Fortuna e Aldo Mariotto, il direttore della UOC Medicina Trasfusionale dell’Ulss 6 Alessandro Lanti e il direttore del Centro Nazionale Sangue Vincenzo De Angelis.

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