Digitalizzazione dei processi sanitari: in ASL Bari la sanità del futuro

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Evento formativo nell’ex CTO per verificare lo stato dell’arte dell’introduzione delle nuove piattaforme tecnologiche in sette ospedali e 80 unità operative e dell’integrazione con i sistemi esistenti: dalla Cartella Clinica Elettronica alla Radiodiagnostica, dai Laboratori analisi a Edotto e CUP.

Il presidente della Regione, Emiliano: “La digitalizzazione serve agli operatori sanitari ma soprattutto ai cittadini che devono ricevere  informazioni cliniche immediate con sistemi sicuri”

La Sanità del futuro, più efficiente, efficace e veloce grazie all’innovazione tecnologica e agli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un “nuovo mondo sanitario” pensato anche per rendere più semplice, attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, la vita dei cittadini che hanno bisogno di cure.

Sono i grandi temi al centro dell’evento formativo tenutosi quest’oggi, nell’auditorium “Arcobaleno” dell’ex CTO di Bari, dal titolo «La digitalizzazione dei percorsi sanitari nei Presidi Ospedalieri della ASL Bari: lo stato dell’arte».

“La digitalizzazione – ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano intervenuto a distanza – serve agli operatori sanitari ma soprattutto ai cittadini che devono ricevere  informazioni cliniche immediate con sistemi sicuri. Lo sviluppo dei sistemi informatici è fondamentale anche per tutte le attività della Emergenza urgenza e della corretta gestione delle liste di attesa. La regione ha investito molto in questi sistemi informatici ed è attenta anche alla cyber sicurezza per garantire maggiore sicurezza al sistema sanitario regionale”.

La direttrice del Dipartimento delle Direzioni mediche ospedaliere della ASL, Annalisa Altomare, ha riunito attorno ad un tavolo esperti, tecnici e istituzioni per fare il punto sulla implementazione delle Piattaforme Sanitarie Digitali Regionali e sulle prospettive di sviluppo e miglioramento delle attività di digitalizzazione. All’incontro hanno partecipato il Direttore del Dipartimento Transizione Digitale Regione Puglia, Cosimo Elefante e il Direttore Generale ASL Bari, Luigi Fruscio, la dirigente Sezione Risorse Strumentali e Tecnologiche Sanitarie, Concetta Ladalardo, assieme ai direttori e dirigenti medici dei Dipartimenti.

“Digitalizzare – ha dichiarato il dg Fruscio – non significa solo migliorare i percorsi che è fondamentale, ma prendere in carico in maniera più facile e veloce tutto lo stato di salute della persona che può così essere affidata più rapidamente ai professionisti sanitari”. 

A monte di questa vera e propria modernizzazione in chiave tecnologica e digitale, le linee direttrici fornite dal “Piano di Sanità Digitale della Regione Puglia del Triennio 2018/2020” in base alle quali il processo innovatore è stato consolidato nella ASL Bari nell’Ospedale di Altamura, primo in Puglia ad aver completato la digitalizzazione delle attività di Pronto soccorso integrandole con la Cartella Clinica Elettronica dei reparti. Successivamente, anche negli altri sei presidi ospedalieri della ASL Bari, è stata avviata la progressiva introduzione delle nuove Piattaforme Sanitarie Digitali Regionali: Cartella Clinica Elettronica (CCE), Sistema Informativo di Radiodiagnostica (Sirdimm), il Laboratory Information System (LIS) per informatizzare l’attività dei Laboratori analisi, e l’integrazione con le piattaforme sanitarie digitali già esistenti come Sistema Edotto, Cup, ecc.

La Cartella Clinica Elettronica

La Cartella Clinica Elettronica, come è stato illustrato dai responsabili del Progetto Regionale CCE, costituisce il nodo centrale nell’architettura digitale della Regione Puglia in virtù della sua integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Attraverso gli archivi digitali della Cartella Clinica Elettronica, i documenti sanitari (referti, esami, consulenze ecc. ecc.) vengono inviati al Fascicolo Sanitario, superando la frammentazione del flusso informativo e assicurando un aggiornamento immediato dei dati. Questa interoperabilità ha consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati dal PNRR, ottimizzando servizi chiave come, ad esempio, Pronto soccorso, Laboratori di analisi, Radiodiagnostica e Specialistica ambulatoriale.  La CCE, inoltre, permette di avere a disposizione in un unico contenitore sia gli episodi di ricovero ospedaliero sia quelli di gestione ambulatoriale, consentendo una condivisione puntuale e tempestiva dei documenti clinici. La visione integrata dei dati, in sostanza, riduce i margini di errore, migliora i tempi di intervento e permette di tracciare in modo informatizzato percorsi diagnostico-terapeutici più completi e aderenti alle necessita specifiche di ogni singolo paziente. La Cartella Clinica Elettronica rappresenta quindi il futuro della sanità pugliese, essendo uno strumento in costante evoluzione e destinato non solo a rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze di utenti, medici e operatori sanitari, ai quali offre strumenti potenti per ottimizzare il lavoro quotidiano, ma anche a migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario regionale elevando significativamente la qualità delle prestazioni offerte.

Il percorso di digitalizzazione

Per raggiungere l’obiettivo della messa in rete dei dati, l’intero “parco macchine” degli ospedali ASL Bari – comprendente pc desk, tablet, notebook e stampanti – è stato aggiornato acquistando oltre 2500 apparecchiature che si stanno gradualmente introducendo in reparti, servizi e ambulatori. L’Unità Operativa Analisi del Sistema Informatico aziendale ha curato il coordinamento e la realizzazione dell’infrastruttura di rete (sostituzione di reti LAN, rifacimento del cablaggio e potenziamento delle reti Wi-Fi), intervenendo negli adeguamenti necessari alla digitalizzazione dei processi tutelati da un sofisticato sistema di cyber sicurezza. L’obiettivo della dematerializzazione dei servizi è stato possibile con il rafforzamento delle figure tecniche di supporto specialistico sul posto.  

Il percorso di digitalizzazione e introduzione della Cartella Clinica Elettronica sta coinvolgendo complessivamente sette ospedali e oltre 80 unità operative in tutta la ASL, con un programma di formazione prima e di implementazione poi dei nuovi sistemi finalizzati a garantire il supporto dei processi clinici e assistenziali di ogni singolo episodio di cura, permettendo il recupero dei dati clinici afferenti a ogni paziente e la circolarità delle informazioni cliniche tra le strutture sanitarie della stessa ASL, favorendo inoltre la continuità di cura e la sicurezza clinica.

Gli investimenti PNRR

Nel quadro della Misura 6 Salute, Componente C2 (Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale), investimento 1.1.1 del PNRR, la ASL Bari ha avviato 3 filoni di investimento per complessivi 29,5 milioni di euro da impiegare nella digitalizzazione dei processi sanitari e amministrativi dei Presidi ospedalieri sede di DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione): 10,8 milioni per il “Di Venere”, 6,9 milioni destinati al “Perinei” di Altamura e altri 11,7 per l’Ospedale San Paolo, al quale sono collegati anche i presidi di Corato e Molfetta; su questo versante, il livello di avanzamento degli investimenti ammonta attualmente a circa 23 milioni di euro (pari al 78%) di somme già contrattualizzate per l’acquisizione di applicativi software, infrastrutture telematiche, hardware, soluzioni avanzate di cyber sicurezza, supporto tecnico e licenze, con il traguardo finale fissato a fine 2025.

Si tratta di investimenti grazie ai quali ASL Bari ha compiuto dei progressi nel raggiungimento della maturità digitale, misurata secondo uno dei più diffusi standard internazionali quali il modello EMRAM (Electronic Medical Record Adoption Model) predisposto da HIMMS (Healthcare Information and Management Systems Society), un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro dedicata al miglioramento dell’assistenza sanitaria attraverso il miglior utilizzo della tecnologia informatica. Il modello è stato scelto come parametro di riferimento per monitorare l’avanzamento degli investimenti PNRR della digitalizzazione degli ospedali italiani.

Particolarmente rilevante, in tal senso, la realizzazione di applicativi integrati all’interno dell’ecosistema digitale regionale: il Sistema Informativo di Laboratorio, il PDTA Ambulatorio del Sonno, il PDTA di Genetica Medica e il Sistema Informativo di Endoscopia, tutti in grado di conferire i referti al Fascicolo sanitario Elettronico.

Al fine di effettuare il “salto di digitalizzazione”, inoltre, ASL Bari – per conto di tutti gli Enti nei quali è dispiegata la CCE regionale – ha provveduto a realizzare l’integrazione tra quest’ultima e il sistema amministrativo contabile regionale MOSS, in modo da tracciare il ciclo del farmaco, dalla richiesta effettuata dal reparto, alla somministrazione a letto del paziente, con conseguente aggiornamento dell’inventario di controllo delle scorte sia a livello aziendale (armadietto di reparto) sia a livello centrale (magazzino della farmacia ospedaliera) e implementazione delle notifiche interattive per la farmacovigilanza.

Infine, la ASL Bari ha curato la realizzazione del progetto regionale “EmoPuglia – Sicurezza a letto del paziente”, dotato di un finanziamento PNRR di circa 2milioni di euro, con l’obiettivo di massimizzare la disponibilità di sacche di sangue idonee alla trasfusione e ridurre il rischio clinico associato alla trasfusione stessa, mediante l’interconnessione e l’interoperabilità dei dati clinici relativi ai pazienti che ricevono le trasfusioni e ai donatori di sangue, nonché ai relativi emocomponenti ed emoderivati, attraverso l’evoluzione della suite EmoPuglia esistente.

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