“Troveremo insieme la vocazione del “Segni” per ridare dignità alla struttura e al personale”
“Per restituire certezze ai cittadini e senso di appartenenza al personale è necessario rafforzare gli ambiti di cura e di assistenza, ricucendo il rapporto fra ospedali e territorio. Ascoltare il personale e il territorio sono certo sarà utile per ridefinire la vocazione naturale dei presidi così da ridistribuire risorse e competenze in modo efficiente ed efficace”, con queste parole il commissario straordinario della Asl di Sassari, Paolo Tauro, nella giornata di ieri ha visitato il “Segni” di Ozieri.
Accompagnato dal direttore del presidio Elvira Anna Solinas, il commissario ha visitato i reparti dell’ospedale, partendo dalla Sc di Medicina, passando per la Pediatria, la Dialisi, il Laboratorio analisi, la Neurologia, la Chirurgia, l’Anestesia, l’Ortopedia, l’Oncologia, il Centro Trasfusionale, l’Oculistica e la Ginecologia. “Una squadra di professionisti ben affiatata, impegnata in un percorso volto a dare una nuova veste a questa struttura ospedaliera nell’intento di rispondere alle reali esigenze della popolazione puntando sulla professionalità e specialità che la caratterizzano”, aggiunge il commissario.
Immancabile la visita ai numerosi cantieri aperti: l’ospedale Antonio Segni di Ozieri, infatti, è soggetto ad importanti lavori strutturali che riguardano l’adeguamento antisismico e antincendio (lavori quest’ultimo per 2 milioni e 500.000 euro), oltre all’adeguamento dei solai e dei cornicioni dei caseggiati. Al primo piano sono inoltre in corso i lavori (in fase di ultimazione) di ristrutturazione dei locali della ginecologia (oltre 300.000 €), mentre al secondo piano entro l’anno verranno conclusi i lavori della sala operatoria a flussi laminari (lavori per circa 1 milione e 300.000 €). Al terzo piano stanno iniziando i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità (oltre 1 milione e 500.000 €), al quarto piano l’adeguamento dell’impianto elettrico e al piano terra l’adeguamento dei locali del Pronto Soccorso (lavori per 1 milione e 600.000 €).
“Una riqualificazione importante che vede impegnate numerose maestranze e che sottopone a disagio sia il personale che l’utenza, ma si tratta di interventi non più procrastinabili e indispensabili per ridare dignità a questa struttura che e’ stata concepita, e deve tornare ad essere, il punto di riferimento del Logudoro e di tutto il territorio”, conclude Tauro.