Il COINA – Sindacato delle Professioni Sanitarie – esprime profonda preoccupazione per la gravissima situazione in cui versano le condizioni di sicurezza all’interno e nei pressi dell’Ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone, della Sede Distrettuale di Viale Mazzini e la palazzina Q di via Fabi, e dell’area esterna destinata a parcheggio del personale delle suddette Strutture Sanitarie.
In particolare, i predetti Presidi sono utilizzati dai senza tetto come dormitori, sfruttando la mancanza di appositi sistemi di controllo, sia di videosorveglianza, sia di personale addetto alla vigilanza in presenza.
Negli ultimi giorni, numerosi lavoratori e lavoratrici ci hanno segnalato una vera e propria escalation di episodi criminali, che comprendono:
• Furti e danneggiamenti di veicoli parcheggiati all’esterno delle strutture;
• Effrazioni all’interno degli spogliatoi e degli armadietti del personale;
• Episodi di scasso e sottrazione di effetti personali, in orari notturni e in aree prive di video sorveglianza o presidio di sicurezza.
Questi eventi non solo compromettono la tranquillità e la dignità del lavoro quotidiano, ma espongono il personale sanitario – già sottoposto a turni gravosi e spesso in condizioni di emergenza – a un inaccettabile rischio psicofisico.
Non si può più ignorare questa realtà.
Una Struttura sanitaria dovrebbe rappresentare un luogo sicuro, tutelato, rispettato: un presidio di cura non solo per i pazienti, ma anche per chi vi opera ogni giorno con professionalità e dedizione. E invece oggi, il “Fabrizio Spaziani”, la sede distrettuale di viale Mazzini e la palazzina Q di via Fabi, appaiono come aree esposte, vulnerabili, trascurate dalle istituzioni.
Il COINA si fa portavoce del grido di allarme dei lavoratori e chiede con urgenza l’attivazione di un tavolo di crisi che coinvolga:
• La Direzione Strategica dell’ASL di Frosinone;
• Il Comune di Frosinone;
• La Prefettura;
• Le forze dell’ordine e tutti gli organi competenti in materia di sicurezza pubblica.
Le richieste sono chiare e non più rinviabili:
• Installazione e attivazione di un sistema completo di videosorveglianza h24 in tutte le aree sensibili, interne ed esterne;
• Presenza stabile di personale addetto alla vigilanza, con rinforzo notturno;
• parcheggi riservati ai dipendenti con potenziamento dell’illuminazione anche nelle aree di accesso secondarie;
• Maggiore collaborazione con le forze dell’ordine attraverso pattugliamenti nelle fasce orarie critiche;
• Messa in sicurezza degli spogliatoi, con armadietti rinforzati e accessi controllati;
• Realizzazione di un piano straordinario per la sicurezza del personale sanitario e socio-sanitario.
Il COINA non arretrerà di un passo.
“Ribadiamo con forza: la sicurezza sul posto di lavoro non è un’opzione, è un diritto costituzionale. Nessun lavoratore deve avere paura di entrare o uscire dalla proprio sede di servizio.
Nessun professionista della salute deve vedere la propria auto saccheggiata o i propri effetti personali rubati mentre svolge la propria attività istituzionale.
È dovere di chi amministra, dirige e governa, intervenire con tempestività e responsabilità. Non ci limiteremo a segnalare: ci mobiliteremo, informeremo l’opinione pubblica, e se necessario scenderemo in campo con ogni mezzo previsto dalla legge per tutelare i lavoratori tutti.
Non ci fermeremo finché ogni operatore sanitario potrà tornare a lavorare in serenità e sicurezza”.