Secondo l’OMS, nel mondo, 2,6 milioni di decessi sono annualmente attribuibili al consumo di alcol, di cui 2 milioni tra gli uomini e 0,6 milioni tra le donne. Le persone di età più giovane (20-39 anni) sono colpite in modo sproporzionato dal consumo di alcol: la percentuale più alta (13%) di decessi attribuibili all’alcol è verificata da anni, costantemente in questa fascia d’età. I più recenti dati disponibili sul consumo globale di alcol mostrano che circa 400 milioni di persone di età pari o superiore a 15 anni soffrono di disturbi legati all’abuso di alcol e circa 209 milioni soffrono di dipendenza da alcol.
Nonostante un costante aumento nel numero di nazioni che sviluppano politiche nazionali sull’alcol, numerose sono le segnalazioni di continue interferenze da parte dell’industria dell’alcol nello sviluppo delle politiche. L’accesso allo screening, all’intervento breve e al trattamento per le persone con consumo pericoloso di alcol e disturbi da consumo di alcol rimane molto basso, in Italia come all’estero, così come l’accesso ai farmaci per il trattamento dei disturbi da consumo di alcol. Nel complesso, la percentuale di persone con disturbi da consumo di alcol in contatto con i servizi di trattamento varia da meno dell’1% a non più del 14% in tutti i paesi in cui tali dati sono disponibili e in Italia solo il 7% dei pazienti in necessità di trattamento è preso in carico dai servizi territoriali. Per raggiungere una riduzione del consumo dannoso di alcol in linea con gli obiettivi inclusi nel Piano d’azione globale sull’alcol, nell’Agenda 2030 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e nel Quadro di monitoraggio globale delle malattie non trasmissibili dell’OMS, l’Italia non ha raggiunto gli obiettivi previsti e, anzi, appare in controtendenza con incrementi dei consumi e dei consumatori dannosi con contestuale significativo ricorso a prestazioni sanitarie che non testimoniano la riduzione della morbilità causata dall’uso delle bevande alcoliche e della mortalità prevalente legata principalmente a oltre 10.000 casi di cancro evitabili tra i quali principalmente cancro del seno nella donne, del colon-retto negli uomini, causati dal consumo anche moderato di alcol. Per raggiungere obiettivi significativi di salute pubblica sono necessarie un’azione concertata da parte dei paesi e un’efficace governance globale.
Le politiche e gli interventi pubblici volti a prevenire e ridurre i danni correlati all’alcol dovrebbero essere guidati e formulati da interessi di salute pubblica e basati su chiari obiettivi di salute pubblica e sulle migliori prove disponibili.
Nelle nuove strategie, l’Action Plan (2022-2030) to effectively implement the Global strategy to reduce the harmful use of alcohol e l’European framework for action on alcohol (2022–2025) la World Health Organization (WHO) richiama i Governi a prevenire decessi e patologie alcol-correlate, come previsto dagli obiettivi dei Sustainable Development Goals che attende entro il 2025 la riduzione del 10% dei consumi dannosi (SDGs 3.5.2) e del consumo medio pro-capite, obiettivo che l’Italia non ha raggiunto, e l’incremento della copertura dei trattamenti farmacologici, bio-psico-sociali (SDGs 3.5.1), una vera sfida per il SSN per riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre gli elevati costi che la società paga. Alle competenti autorità nazionali di tutela della salute l’OMS chiede un rinnovato sforzo per incrementare i livelli di consapevolezza sui rischi legati al bere nell’evidenza che non esistono livelli sicuri per la salute di consumo di alcol in particolare nell’ottica della lotta al cancro per la quale la Risoluzione del Parlamento Europeo sull’EU Beating Cancer Plan chiede strategia alcol zero per i minori, regolamentazione di pubblicità e sponsorizzazione, informazioni in etichetta; l’OMS chiede anche la diminuzione del marketing e della disponibilità fisica ed economica di tutte le bevande alcoliche tramite tassazione e politica dei prezzi per un’ Europa più sicura (SAFER). Le attività di ricerca e monitoraggio condotte dall’Osservatorio Nazionale Alcol in ISS nell’ambito dei progetti e consorzi europei e internazionali di ricerca, le attività di comunicazione e prevenzione continuano a essere le esperienze più rilevanti e di riferimento per l’Italia, fornendo, attraverso la sorveglianza SISMA, Sistema di Monitoraggio Alcol-correlato, un importante contributo di conoscenza e alla prevenzione dell’alcoldipendenza le cui linee guida per il trattamento dei disturbi da uso di alcol rese disponibili dal Sistema linee guida ISS mirate alle reti curanti si affiancano alle iniziative di prevenzione scolastica e agli interventi nelle scuole, alla formazione IPIB (Identificazione Precoce e Intervento Breve) dei professionisti e degli operatori del SSN . L’ampliamento delle basi di evidenze di cui poter disporre consente di mirare ad una integrazione competente del Piano nazionale di prevenzione e dei piani regionali da ispirare ad un nuovo Piano Nazionale Alcol e Salute che valorizzi la collaborazione con il mondo dell’auto e mutuo aiuto.
Anche per il 2025, l’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) ha elaborato e analizzato, come da mandato del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3/3/2017, le informazioni e le basi di dati nazionali annualmente acquisite dalla Relazione del Ministro della salute al Parlamento ai sensi della legge 125/2001, svolgendo attività di monitoraggio in coordinamento con la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute e in base a quanto previsto dal Piano Statistico Nazionale (di cui il monitoraggio ISS è SDE-Statistica Derivata) e dalle complesse attività del SISMA per la valutazione dell’implementazione delle politiche nazionali e regionali sull’alcol i cui dati confluiscono formalmente nelle survey e nei sistemi internazionali ed europei della World Health Organization (WHO) oltre che comunitari. L’Alcohol Prevention Day 2025 catalizza il dibattito sulle esperienze salienti che hanno trovato espressione nell’intero corso dell’anno e in particolare di aprile, Mese di Prevenzione Alcologica, da quelle promosse dal Ministero della Salute a quelle svolte in stretta collaborazione con la SIA, Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali – AICAT e Eurocare garantendo per il ventiquattresimo anno, la disponibilità di dati, esperienze e materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata sul contrasto alle fake news e su livelli più elevati possibili di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale. Il contributo delle relazioni da parte dei rappresentanti dell’OMS dell’OCSE, del Ministero della Salute, dell’ISS, della Società Italiana di Alcologia e dei partner afferenti al SSN rappresentano il nucleo di azioni utili ad affrontare la sfida futura posta dall’evoluzione e dal maggiore impatto delle problematiche causate dall’alcol in funzione dei nuovi scenari epidemiologici ridisegnati dall’emergenza post-pandemica.
Scopo e obiettivi:
L’Alcohol Prevention Day 2025 è sostenuto e finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito delle iniziative di comunicazione e prevenzione (Legge 125/2001) svolta e promossa in stretta collaborazione con la SIA, Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali – AICAT e Eurocare ITALIA che hanno garantito, attraverso i gruppi di lavoro congiunti e il Network dei Centri Alcologici Regionali delle Regioni Toscana e Liguria, le evidenze e i materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.
Metodo didattico o di lavoro
Relazioni
PROGRAMMA
Mercoledì 16 aprile
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Indirizzi di benvenuto e Saluti delle Autorità
È stato invitato ad intervenire il Ministro della Salute, Prof. O. Schillaci
R. Bellantone, Presidente Istituto Superiore di Sanità
A. Maggi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma
PRIMA SESSIONE
Moderatore: E. Scafato
09.20 Le attività e le strategie di prevenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
D. Kestel
09.40 Strategie OCSE per Ridurre l’Uso Dannoso di Alcol e Migliorare il Benessere in Italia
M. Cecchini
10.00 Alcol: le azioni del Ministero della Salute in attuazione del Piano nazionale della Prevenzione e della Legge 125/2001
M. Migliore
10.20 Il rischio alcol in Italia a trenta anni dalla European Charter on Alcohol
E. Scafato
Discussione
10.45 Intervallo
SECONDA SESSIONE
Moderatore: V. Patussi
11.00 Sistema Nazionale Linee Guida ISS: le linee guida per il trattamento del disturbo da uso di alcol
S. Berivi
11.20 L’impegno della Commissione Ordine dei Medici di Roma per la formazione alcologica e la prevenzione dei danni causati dall’alcol nei giovani
A. Cuffari
Alcol e cancro: la posizione della Società Italiana di Alcologia
11.40 G. Testino
12.00 Il contributo del privato sociale e dell’Associazionismo come risorsa per la collettività
EUROCARE, AICAT, MOIGE, AA, Alanon, Rappresentanti istituzionali e di categoria
13.00 Discussione e Conclusione dei lavori
E. Scafato
RELATORI e MODERATORI
Sandra Berivi ASL Roma 1 – Dipartimento Salute Mentale, UOSD CRARL
Centro di Rif.to Alcologico Regione Lazio c/o Pol. Umberto I, Roma
Michele Cecchini Health Division, Organization for Economic Co-operation and
Development (OECD), Paris, France
Alfredo Cuffari OMCeO Roma, Medico di Medicina Generale, Revisore dei conti, Ordine provinciale dei Medici e Odontoiatri di Roma
Devora Kestel Mental Health and Substance Abuse, World Health Organization, Geneva, Switzerland
Maria Migliore Ex Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, Ufficio 6 Prevenzione delle dipendenze, salute mentale e doping, Ministero della Salute, Roma
Valentino Patussi Centro Alcologico Regionale Toscana, Ospedale Careggi, Firenze
Emanuele Scafato Osservatorio Nazionale Alcol, Centro Nazionale Dipendenze e Doping, Istituto
Superiore di Sanità, Roma
Gianni Testino Società Italiana di Alcologia, Direttore Patologia Dipendenze ed Epatologia ASL3 Liguria
Responsabile Scientifico dell’evento
Emanuele Scafato, Osservatorio Nazionale Alcol, Centro Nazionale Dipendenze e Doping, Istituto Superiore di Sanità, Roma Tel. 06 49904028, E-mail: emanuele.scafato@iss.it
Segreteria Scientifica
Claudia Gandin Tel.0649904192, e-mail: claudia.gandin@iss.it
Silvia Ghirini Tel.0649904192, e-mail: silvia.ghirini@iss.it
Alice Matone Tel.0649904192, e-mail: alice.matone@iss.it
Centro Nazionale Dipendenze e Doping, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Segreteria Organizzativa
Antonella Bacosi, Tel. 0649903653, antonella.bacosi@iss.it
Simonetta Di Carlo, Tel. 0649903653, simonetta.dicarlo@iss.it
Laura Martucci, Tel. 0649903649, laura.martucci@iss.it
Centro Nazionale Dipendenze e Doping, Istituto Superiore di Sanità, Roma
INFORMAZIONI GENERALI
Sede di svolgimento
Aula Pocchiari, Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena 299, Roma
Destinatari dell’evento e numero massimo di partecipanti
Il convegno è destinato a Ricercatori, Rappresentanti Istituzionali, Operatori della Sanità e della Prevenzione, Rappresentanti Terzo Settore e Associazionismo e aperta comunque a tutti.
Saranno ammessi un massimo di 200 partecipanti.
Modalità di iscrizione e partecipazione
Per iscriversi, compilare ed inviare entro le ore 12:00 del 14 aprile 2025 il modulo disponibile al seguente link: https://forms.office.com/e/gfESZgrZbd
Gli iscritti riceveranno una mail di conferma. L’effettiva presenza all’evento verrà rilevata mediante registrazione dell’ingresso e dell’uscita sull’apposito registro presenze. La partecipazione all’evento è gratuita. Le spese di viaggio e soggiorno sono a carico del partecipante.
Inoltre, verrà somministrato un questionario di gradimento dell’evento.
Attestati
A coloro che ne faranno richiesta e avranno partecipato per almeno il 75% della durata dell’evento e compilato il questionario di gradimento, sarà rilasciato un attestato di partecipazione che verrà inviato per e-mail
Per ogni informazione si prega di contattare la Segreteria Organizzativa ai numeri sopra indicati.