L’Azienda 7 Pedemontana ha sottoscritto con i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale
un nuovo accordo sindacale che garantisce per l’anno 2025 la continuità dei servizi oggi presenti
all’interno di tutte le forme associative.
È stato sottoscritto nei giorni scorsi all’unanimità da tutte le organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina Generale un nuovo accordo sindacale per l’anno 2025 con cui l’ULSS 7 Pedemontana, oltre a definire gli obiettivi condivisi per quanto riguarda l’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche e specialistiche, garantisce le necessarie risorse economiche per dare continuità alle forme aggregative, tenendo comunque conto della DGR 140/2025 che prevede l’attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) a partire dal 1 settembre.
«Innanzitutto voglio sottolinearlo con la massima chiarezza: nessun paziente resterà privo di assistenza territoriale, il cambiamento sarà l’opportunità per offrire un servizio ancora migliore ai cittadini – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza –. Come noto siamo in un momento di transizione, in quanto si avvicina l’attivazione delle Case della Comunità, che avverrà gradualmente, da qui ad un anno, man mano che saranno ultimate, e parallelamente si appresta a entrare in funzione il modello delle AFT, ovvero Aggregazioni Funzionali Territoriali che prevedono la presenza a turno, dei Medici di Medicina Generale di un determinato ambito territoriale all’interno delle Case della Comunità, così da garantire presso queste ultime un presidio sempre aperto, H24 in combinazione con la Continuità Assistenziale. Questo in parallelo al mantenimento degli ambulatori territoriali dei singoli medici, anche nelle forme associative. Sempre presso le Case della Comunità saranno presenti gli ambulatori infermieristici territoriali, che rappresenteranno un ulteriore potenziamento dell’assistenza infermieristica di prossimità per i cittadini.
«Rispetto alle Medicine di Gruppo Integrate – prosegue il Direttore Generale Bramezza -, la forma associativa è stata già prorogata fino al 31 agosto, garantendo comunque anche dopo il 31 agosto, la continuità dei servizi che gravitano nelle forme associative della medicina territoriale fino all’entrata in funzione delle AFT all’interno delle Case della Comunità. Credo che questo dimostri non solo la buona fede ma anche l’attenzione e l’impegno concreto della nostra Azienda per la qualità dell’assistenza territoriale. Diversi messaggi volti a spaventare i cittadini e dare l’idea di una interruzione dei servizi sono del tutto infondati e fuorvianti».