In esito al tentativo di conciliazione e alle successive dichiarazioni a mezzo stampa delle organizzazioni sindacali UIL e NURSIND, ASUGI precisa che:

La richiesta avanzata da UIL/NURSIND avanti la Prefettura di Trieste di revocare un accordo legittimo, sottoscritto dalle OO.SS. CGIL/CISL/FIALS, con il 59% della rappresentatività locale, è stata ritenuta irricevibile da parte di ASUGI.

Detta ipotesi di accordo supera, infatti, la ripartizione delle risorse per area territoriale (area giuliana e area isontina), negoziata sino al 31.12.2024, che generava disparità di trattamento economico fra lavoratori di area giuliana e di area isontina, seppur dipendenti della stessa Azienda.

Viene quindi garantita parità di trattamento economico a fronte della medesima prestazione erogata da parte del personale.

A fronte della evidente differenza di premialità erogata al personale in relazione ad una gestione separata dei fondi contrattuali per area territoriale, l’Azienda ha ritenuto di dover proporre una ipotesi di accordo che prevedesse una gestione unificata dei fondi, poi sottoscritta dalla maggioranza delle sigle componenti la Delegazione, garantendo pertanto l’omogeneizzazione del trattamento economico del personale del Comparto di ASUGI.

La Direzione Strategica di ASUGI con questo accordo pone fine alla sperequazione retributiva basata sull’appartenenza ad un territorio piuttosto che un altro ed in un successivo tavolo negoziale saranno discussi e condivisi con le OO.SS. i criteri per la distribuzione delle premialità, che tengano in debito conto anche le maggiori criticità e linee di lavoro strategiche per l’Azienda.

Con l’accordo in parola, la Direzione di ASUGI prosegue quindi la politica retributiva di perequazione del trattamento economico del proprio personale dipendente, già avviata con la Dirigenza dell’Area Sanità e che, dopo il Comparto, riguarderà anche la Dirigenza Professionale, Tecnica e Amministrativa.