Per promuovere il movimento e quindi combattere la sedentarietà, che costituisce uno dei quattro principali fattori di rischio per la salute, la Regione stringe un’alleanza con il comitato toscano di Uisp, l’Unione italiana sport per tutti.
Con l’associazione saranno firmati due accordi di collaborazione attraverso cui verranno proposti interventi nelle scuole secondarie inferiori e sostenuta e promossa l’attività fisica tra i cittadini in almeno sessanta comuni della Toscana: iniziative legate anche alla mobilità sostenibile e per tutte le età, grandi e piccoli, in modo da coinvolgere intere famiglie e gli anziani.
“La prevenzione è importantissima – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – e la prima prevenzione contro malattie che possono ridurre autonomia e benessere si fa con una salutare attività fisica e con lo sport. In questo senso la collaborazione con Uisp e l’attività condotta nelle scuole porta un valore aggiunto”.
“Promuovere la salute vuol dire agire su più fattori, ambientali, economici e sociali, che concorrono insieme a determinare lo stato di benessere degli individui e della collettività – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -. Lo si fa coordinando politiche diverse ed orientandole a perseguire obiettivi comuni di salute. Una di queste riguarda l’attività fisica e la lotta alla sedentarietà, diffondendo sani e corretti stili di vita”.
“Siamo molto felici di firmare questi due accordi con la Regione Toscana che da sempre si impegna per la salute dei cittadini e le cittadine attraverso la pratica motoria” riprende il presidente neo eletto di Uisp Toscana Marco Ceccantini. “L’attività motoria e lo sport – prosegue – sono per noi strumenti per il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le persone, con un particolare riguardo alle differenze di genere, diverse abilità e anziani soli”.
Il Piano regionale della prevenzione 2020-2025 prevede che molti degli obiettivi finalizzati a migliorare la capacità del sistema sanitario di promuovere la salute e governare la prevenzione siano da sviluppare e perseguibili in maniera più efficiente ed efficace con un insieme di relazioni tra attori istituzionali e con il coinvolgimento attivo del terzo settore. Numeri alla mano, riguardo all’attività fisica è il genere femminile che dimostra ancora oggi una minore propensione ed attitudine a mantenersi fisicamente attivo nel tempo e per questo sarà previsto un impegno specifico a partire dalla scuola.