In occasione della Giornata Mondiale contro il Papillomavirus (HPV) del 4 marzo (iniziative sul nostro territorio) e della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, ATS Bergamo rinnova il suo impegno nella Promozione della salute femminile attraverso iniziative di prevenzione e sensibilizzazione.
HPV: VACCINAZIONE E SCREENING
Il Papillomavirus umano (HPV) è un’infezione molto diffusa, responsabile di diverse patologie, tra cui il tumore della cervice uterina (è il primo tumore riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile a un’infezione). Esistono più di 200 tipi diversi dal punto di vista genetico del virus HPV capaci di infettare l’uomo, un terzo dei quali associato a patologie del tratto anogenitale, sia benigne che maligne. La Prevenzione gioca pertanto un ruolo fondamentale e si articola su due livelli:
- Vaccinazione: Il vaccino anti-HPV è uno strumento fondamentale per la prevenzione delle infezioni da Papillomavirus, che possono a loro volta causare lesioni precancerose e neoplastiche. Per quanto riguarda le lesioni neoplastiche, il vaccino protegge innanzitutto dal tumore del collo dell’utero, ma anche da altri tumori causati dal Papillomavirus, come quelli anali, orofaringei e genitali. La vaccinazione non riguarda solo le donne: anche gli uomini possono essere colpiti dal virus e possono trasmetterlo ad altri, per questo viene consigliata a entrambi i sessi, preferibilmente prima dell’inizio dell’attività sessuale. In Regione Lombardia, la vaccinazione contro il Papillomavirus umano (HPV) è offerta gratuitamente, come da calendario vaccinale, alle ragazze e ai ragazzi nel 12° anno di vita e resta gratuita fino ai 26 anni di età.
Inoltre, viene offerta gratuitamente per particolari condizioni di rischio:
- Donne con diagnosi di lesione cervicale di grado CIN2+ o HSIL negli ultimi 3 anni per prevenire recidive.
- Persone con infezione da HIV.
- Uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e sex workers di entrambi i sessi.
- Soggetti con comportamenti a rischio di infezione di entrambi i sessi.
La vaccinazione anti-HPV può essere offerta in co-pagamento ai cittadini di entrambi i sessi che non rientrano nelle categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta.
Sul territorio bergamasco, negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento costante delle adesioni alla vaccinazione da parte dei dodicenni a seguito di chiamata attiva da parte dei centri vaccinali.
È importante sottolineare che la vaccinazione anti-HPV non sostituisce i programmi di screening per il tumore del collo dell’utero. Pertanto, tutte le donne a partire dai 25 anni, anche se vaccinate, sono invitate ad aderire agli screening periodici offerti gratuitamente.
- Screening: in Regione Lombardia lo screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero è un programma gratuito rivolto alle donne di età compresa tra 25 e 64 anni, con l’obiettivo di individuare precocemente eventuali alterazioni cellulari che potrebbero evolvere in tumore, permettendo interventi tempestivi e aumentando le possibilità di cura.
Alle donne tra 25 e 29 anni viene offerto un PAP test ogni 3 anni, mentre tra 30 e 64 anni viene proposto un test HPV-DNA test ogni 5 anni. Le donne appartenenti alle fasce d’età indicate ricevono una lettera di invito al proprio domicilio, contenente le informazioni sull’appuntamento programmato per lo screening. Anche le donne vaccinate contro l’HPV devono aderire agli screening, poiché il vaccino non copre tutti i ceppi del virus; tuttavia, se il vaccino è stato somministrato con almeno due dosi entro i 15 anni è sufficiente eseguire l’HPV-DNA test a partire dai 30 anni, con cadenza quinquennale. Sul territorio di ATS Bergamo lo screening organizzato contro i tumori della cervice uterina è attivo dal 2022 e si sta procedendo ad invitare tutta la popolazione nella fascia d’età target. Nell’anno 2024 sono state invitate 56.380 donne e il 49.13% ha aderito, con una percentuale in aumento rispetto all’anno precedente.
PREVENZIONE E STILI DI VITA SANI
Prendersi cura di sé rimane fondamentale nelle varie fasi della propria vita e passa, anche, attraverso il prendersi cura della propria Salute, prestando attenzione alle piccole azioni che quotidianamente compiamo.
Promuovere la nostra salute non si limita agli screening, ma passa anche attraverso le scelte che descrivono lo stile di vita che scegliamo di vivere per noi e per le persone a noi care.
ATS Bergamo, insieme agli Enti e alle associazioni del territorio, promuove uno stile di vita sano realizzabile con azioni quotidiane salutari come
- scegliere di diminuire la quantità di sale nei nostri piatti,
- mangiare verdura e frutta quotidianamente,
- bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno,
- usare le scale invece dell’ascensore,
- preferire l’utilizzo di biciclette o dei propri piedi invece della macchina,
- portare i bambini al parco e comunque aumentare le occasioni di fare attività fisica durante la settimana,
- evitare di fumare e di assumere droghe,
- limitare il più possibile il consumo di alcool.
Adottare comportamenti salutari aiuta a ridurre il rischio di malattie croniche, quali malattie cardiache, ictus, diabete, tumori, che sono tra le principali cause di morte, oltre a comportare un’importante perdita della qualità di vita dovuta alla presenza dei disturbi e dei problemi che queste malattie causano alla persona malata e alla sua famiglia.
Per ridurre questi rischi e aiutare le persone a mantenersi in salute, ATS Bergamo ha in essere vari programmi rivolti alle varie fasce della popolazione, dall’infanzia all’età adulta, e nei vari luoghi di vita e di lavoro, vedi