Le recenti dichiarazioni e da parte della sigla sindacale Nursing Up fotografano una realtà aziendale che non trova riscontro soprattutto se rapportata ai dati comparativi regionali e nazionali.
Una incomprensibile drammatizzazione, forse più legata alla necessità di visibilità in procinto delle vicine elezioni delle RSU che della realtà aziendale, così come rappresentata. Tanto è che anche all’incontro con l’ispettorato del Lavoro, ci siamo recati con la ferma convinzione, suffragata da corposa documentazione,di aver sempre ottemperato alle indicazioni contenute nei contratti di lavoro.
Abbiamo ben presente le difficoltà che la sanità pubblica sta attraversando a livello nazionale, in particolare per la carenza di personale sanitario, e proprio per questo motivo abbiamo cercato di mettere in campo tutte le azioni possibili per garantire il miglior equilibrio tra le esigenze di servizio e il benessere dei professionisti evitando sistematicamente la necessità del ricorso a doppi turni per le sostituzioni di assenze improvvise.
La gestione del personale sanitario avviene nel pieno rispetto delle normative contrattuali e con la massima attenzione alle esigenze dei dipendenti.
I dati in nostro possesso confermano che:
•La fruizione delle ferie è garantita nei limiti della sostenibilità del servizio, e ogni anno vengono programmate con largo anticipo. Nel 2023, ad esempio, il personale infermieristico ha usufruito mediamente di 37 giorni di ferie pro capite.
•Il lavoro straordinario viene monitorato costantemente e nel rispetto delle norme vigenti. L’eventuale accumulo di ore è oggetto di specifici piani di recupero o compensazione economica.
•L’organico è stato progressivamente potenziato attraverso concorsi e assunzioni a tempo indeterminato, con un aumento di n° 1234 Professionisti (+ 8%) di nuovi ingressi dal 2020 al 2024 e ulteriori procedure concorsuali sono già avviate per il 2025.
°Turni aggiuntivi a fronte di assenze improvvise. Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, l’Azienda USL della Romagna sta cercando di valorizzare l’autonomia decisionale delle professioni sanitarie, riconoscendo agli infermieri – laureati e inseriti tra le professioni intellettuali – un ruolo attivo e di co-progettazione e gestione delle proprie attività, dei turni di lavoro e dei meccanismi di risposta alle situazione di assenza improvvisa nel rispetto delle prerogative dirigenziali.
A questo proposito, è stato sottoscritto un accordo integrativo di destinazione di risorse, in data 21 giugno 24, firmato anche dal Nursing Up, a finanziamento dei turni aggiuntivi a fronte di assenze improvvise, che ha riconosciuto tariffe orarie pari a 50 euro per il personale sanitario e 30 euro per Ooss e autisti, nel periodo estivo giugno-settembre 24. Accordo che le parti hanno deciso di prevedere anche nel periodo più critico (da dicembre 24 a gennaio 25).
L’Azienda è sempre disponibile a un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni condivise che possano migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro, senza mai compromettere la qualità dell’assistenza ai cittadini. Un confronto al quale l’Azienda doverosamente non si è mai sottratta. Occorre però rappresentare la realtà, suffragata da analisi serie e dati, anziché da gridi allarmistici che non trovano riscontro nella realtà, come invece la sigla in questione ha descritto.
Luca Gelati, Direzione Assistenziale Ausl Romagna
Andrea Galeotti, Direzione Infermieristica e Tecnica ambito di Forlì
Barbara Di Stefano, Direzione Infermieristica e Tecnica ambito di Cesena
Cristina Fabbri, Direzione Infermieristica e Tecnica ambito di Rimini
Katia Prati, Direzione Infermieristica e Tecnica ambito di Ravenna