OSPFE-AUSLFE. GIORNATA MONDIALE IMPIANTO COCLEARE: L’IMPEGNO DEL SANT’ANNA

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A Ferrara, ad oggi, sono oltre 1.000 gli interventi di posizionamento di impianto cocleare effettuati al S. Anna presso l’Otorinolaringoiatria (35 nel 2024)

Il 25 febbraio si celebra la Giornata Mondiale dell’Impianto Cocleare, uno strumento che consente di riabilitare adulti e bambini affetti da sordità profonda.

Presso l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria/Audiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – guidata dal prof. Stefano Pelucchi – sono stati effettuati, ad oggi, oltre 1.000 interventi di posizionamento di impianto cocleare e, nel corso del 2024, sono stati applicati 35 impianti cocleari. L’equipe – che cura il percorso pre-intervento, l’intervento e poi la riabilitazione ed il follow-up dei pazienti – è costituita da personale medico (dott.ssa Michela Borin, dott. Luca Cerritelli, prof. Andrea Ciorba) e tecnico (dott.sse Valentina Carrieri, Laura Negossi, Alessandra Cavallari, Bertilla Zerbinati, Antonella Berselli, Ilaria Piccolo, Federica Minazzi e Nicoletta De Luca).

Attualmente sono in regolare follow-up sia pazienti pediatrici che adulti, portatori di impianto cocleare mono o bilaterale, provenienti sia dalla Regione Emilia–Romagna che dal resto d’Italia.

Il programma di Implantologia Cocleare è attivo a Ferrara da molti anni e il Reparto è tra i centri di riferimento nella nostra regione e fra i pochi che eseguono l’impianto cocleare bilaterale e simultaneo nei bambini.

L’IMPIANTO COCLEARE (o “orecchio bionico”) è un dispositivo elettronico che trasforma i suoni di tutti i giorni in impulsi elettrici codificati e trasmette direttamente il segnale elettrico alle fibre del nervo acustico. L’orecchio bionico è un apparecchio complesso, altamente tecnologico e ben diverso dalle tradizionali protesi acustiche. È formato da una parte interna (impiantata sotto la cute del cranio e costituita dal ricevitore/stimolatore) dotata di un cavo porta elettrodi che raggiunge direttamente l’orecchio interno. La parte esterna è invece costituita da un processore che consente di elaborare il linguaggio e i suoni. I microfoni del processore esterno catturano i suoni dell’ambiente e li trasmettono al processore, che li analizza e li digitalizza in segnali codificati da inviare direttamente all’orecchio interno. Gli impulsi raggiungono così il cervello e vengono interpretati come linguaggio o suoni.

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