GIORNATA MONDIALE SINDROME ASPERGER: IL RUOLO DELLO “SPOKE AUTISMO” DELL’AUSL DI FERRARA

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Il 18 febbraio si celebra la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, da Hans Asperger, che agli inizi degli anni ‘40 diagnosticò questo quadro per molti aspetti simile all’autismo.

ALL’INTERNO DELL’UNITÀ OPERATIVA DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA (UONPIA) DELL’AZIENDA USL DI FERRARA, diretta dalla dott.ssa Franca Emanuelli, è attivo lo “Spoke Autismo”, coordinato dalla dott.ssa Francesca Masina (Neuropsichiatra Infantile con incarico di altissima specializzazione in materia di ASD) che gestisce un team dedicato alla valutazione diagnostica e riabilitativa di bambini e ragazzi da 1 a 18 anni, con un mandato anche in merito all’età adulta. Il gruppo multidisciplinare è composto da: 5 psicologhe (dott.sse Antea Basaglia, Carolina Bruni, Elena Cocchi, Francesca Maria Pettaccio, Martina Pinizzotto), 3 Tecnici di Riabilitazione Psichiatrica (dott.sse Simonetta Militello, Martina Orlandini, Amelia Tomaselli), 1 Educatrice Professionale (dott.ssa Orietta Berti), 1 Logopedista (dott.ssa Francesca Lorenzetti) e 2 Fisioterapiste (dott.sse Elisabetta Fornito e Alice Marescotti).  

Sono in totale 507 i pazienti con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico in carico all’UONPIA, per tutto il territorio di Ferrara.

Il valore della diagnosi ha molti vantaggi: per esempio riconoscere di avere reali difficoltà ad affrontare le esperienze sociali che altri invece trovano facili e piacevoli dà consapevolezza al proprio modo di “funzionare”. Inoltre permette di riconoscere la confusione e l’esaurimento vissuti nelle situazioni sociali. Una diagnosi può portare a un cambiamento positivo nelle aspettative, nell’accettazione e nel rapporto con gli altri. Un altro vantaggio è che le scuole possano accedere a risorse per aiutare le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi affetti da questo disturbo. Inoltre, nel caso di un adulto, quest’ultimo può accedere a servizi di supporto specializzati per l’occupazione e l’istruzione superiore. La persona, dunque, non ha più bisogno di sentirsi “stupida, difettosa, pazza o aliena”.

Dopo la diagnosi il team dello “Spoke Autismo” coordina e imbastisce trattamenti individuali e di gruppo

1) per ragazzi/e al fine di: promuovere consapevolezza diagnostica, potenziare competenze sociali, ridurre i sintomi presenti in comorbidità come ansia e depressione, formazione ed esercizio sulle abilità comunicative e sociali.

2) per genitori, individuali e di gruppo di tipo informativo e psicoeducazionale, di supporto e sostegno e di “parent-training” (formazione dei care-giver).

Inoltre coordinano numerosi progetti all’interno delle scuole di ogni ordine e grado e promuovono e si occupano di formazione nelle scuole e nel terzo settore.

Come citato nel film “Imitation Game” – mette in evidenza la dott.ssa Masina – storia dell’inventore del moderno computer, il matematico Alan Turing diceva: “a volte sono le persone che nessuno immagina possano fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”. Per questo motivo, giornate come quella del 18 febbraio devono ricordare che la neurodivergenza va accolta, compresa, accettata e rispettata. La diversità non è essere sbagliati, solo unici”.

LA SINDROME DI ASPERGER – attualmente sostituta da “Disturbo dello Spettro Autistico di livello 1” (pur mantenendo questa dicitura nella pratica clinica e nel linguaggio comune) – è caratterizzata da compromissione relazionale, abilità linguistiche pragmatiche compromesse, interessi speciali verso i quali i/le ragazzi/e possono avere altissime competenze, un linguaggio fluido che non ha subito pregressi ritardi ma qualitativamente non sempre adeguato con la tendenza a produrre monologhi e a dare interpretazioni letterali, con la persona che può venire fortemente confusa da idiomi, figure retoriche e sarcasmo.

È inoltre presente una difficoltà con la comunicazione non verbale, cioè la lettura del linguaggio del corpo, le espressioni facciali, i gesti e la voce, faticando ad utilizzare il contesto sociale per comprendere indicazioni sociali e intenzioni degli altri. Inoltre è sempre evidente una riduzione del numero, della qualità e della durata delle amicizie e delle relazioni durante infanzia, adolescenza e vita adulta. C’è spesso il desiderio di stabilire amicizie senza un’idea completa o realistica di ciò che l’amicizia comporta e in generale una fatica nella comprensione dei propri ruoli e di quelli degli altri all’interno di situazioni sociali.

Infine, un nucleo centrale delle caratteristiche della Sindrome di Asperger è il deficit di integrazione sensoriale, che porta la/il ragazza/o a manifestare reazioni di iper o ipo reattività sensoriale nei diversi contesti. Questo comporta una facile affaticabilità nei contesti in cui questi ragazzi/e vivono, soprattutto la scuola, il contesto lavorativo o contesti sociali. Spesso, per questi motivi di alterata integrazione sensoriale, questi ragazzi/e presentano goffaggine motoria, incordinazione e difficoltà prassiche che ne condizionano le autonomie personali e sociali.

La Sindrome di Asperger si pone in comorbidità con numerose psicopatologie come Disturbi d’ansia e dell’Umore, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disprassia, Disturbi del comportamento e ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione / iperattività).

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