Ospedale Apuane: da Detroit lettera di elogio per Oncologia di Massa Carrara

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Parole di elogio nei confronti della sanità di Massa Carrara e in particolare della struttura di Oncologia dell’ospedale “Apuane” arrivano da un medico specializzando in Ortopedia a Detroit.

La lettera è arrivata direttamente dallo Stato del Michigan al direttore del reparto, Andrea Mambrini, come ringraziamento per le cure prestate a suo padre, un medico neurologo di origine albanese, purtroppo deceduto nei giorni scorsi dopo essere stato seguito per tre mesi dalla struttura e dopo dieci giorni di ricovero all’ospedale “Apuane”.

“Volevo ringraziarla – dice il giovane specializzando, rivolgendosi al dottor Mambrini – per essersi preso cura di mio padre in questi ultimi tre mesi. Dire addio a mio padre mentre si consumava nel letto d’ospedale è stato estremamente difficile. Ma sono stati contento di vedere come ci si prendeva cura di lui.

Volevo farle sapere che in questi ultimi tre mesi è stato molto felice e soddisfatto di essere sotto le sue cure. Ha tenuto a degli standard molto elevati e ha parlato molto bene di lei.

Sono davvero grato per le cure che ha e avete fornito a mio padre.

Come ormai saprete, aveva un grande rispetto per i medici. Perfino durante gli ultimi giorni, quando riusciva a malapena a stare desto, si svegliava subito quando lei entrava nella stanza per vederlo.

Grazie ancora per il suo aiuto e l’intenso lavoro con mio padre.

Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti”.

“Questo ringraziamento arrivato dagli Stati Uniti – evidenzia il direttore dell’Oncologia Andrea Mambrini – ha profondamente colpito me e tutti i miei colleghi e collaboratori, come persone e come operatori sanitari.

Il personale della nostra struttura, e più in generale del nostro ospedale, ha confermato una volta di più di lavorare con disponibilità e competenza.

Da queste parole del giovane medico specializzando emerge in particolare l’importanza della relazione tra sanitario e paziente, oltre che di diagnosi e terapie adeguate.

Gli operatori che hanno prestato a questa persona le cure del caso hanno quindi dimostrato una volta di più la loro professionalità e umanità.

I complimenti arrivati dal giovane collega, che mi hanno toccato e commosso, sono indirizzati al sottoscritto ma sono da allargare a tutto il team dell’Oncologia. Mi preme infatti evidenziare che, come avviene regolarmente, anche con questa persona abbiamo lavorato di squadra, con una stretta collaborazione tra professionisti, per venire incontro alle sue esigenze quotidiane.

Tutto questo viene percepito dalle persone che sono ricoverate qui da noi o che, semplicemente, vengono a sottoporsi a esami e terapie”.

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