Giornata Mondiale dell’Epilessia. La nota dell’ASL Pescara

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Oggi, 10 febbraio, si celebra la Giornata Mondiale dell’Epilessia, un’occasione per riflettere su una condizione neurologica cronica che colpisce circa 50 milioni di persone nel mondo, di cui 6 milioni in Europa e tra le 500.000 e 600.000 in Italia.

Nel nostro paese si evidenzia una tendenza in crescita nelle fasce under 24 e over 75 anni (media di 10,2 casi ogni 1.000 abitanti), mentre un trend inverso è noto per le fasce comprese tra i 25 e i 74 anni (media di 7,2 casi ogni 1.000 abitanti).  Non si notano differenze di rilievo tra uomini e donne, ad eccezione della fascia over 75, dove si registra un tasso più elevato tra gli uomini rispetto alle donne (rispettivamente 11,2 vs. 9,7 casi ogni 1.000 abitanti).

Considerando la popolazione generale, la mortalità varia a seconda dell’area geografica di riferimento. Nei Paesi ad elevato reddito, il tasso standardizzato di mortalità è compreso tra i 1,6 e 3,0 casi ogni 1.000 abitanti, mentre nei Paesi in via di sviluppo può raggiungere i 19,8 casi ogni 1.000 abitanti.

L’Epilessia, che può colpire persone di qualunque età, rappresenta una condizione neurologica cronica, contraddistinta da fenomeni ricorrenti e incontrollati chiamati crisi, che determinano conseguenze neurobiologiche, cognitive e psicologiche con alto impatto sulla qualità della vita. Le persone con epilessia possono presentare importanti limitazioni nelle attività scolastiche, nelle relazioni sociali, nelle opportunità economico-lavorative. Le crisi epilettiche, inoltre, sono spesso motivo di preoccupazione e confusione per chi vi assiste. Per questo, è fondamentale che più persone possibili imparino a riconoscere i segni di un attacco e sappiano come intervenire correttamente.

L’importanza della diagnosi precoce e di terapie tempestive è cruciale: fino al 70% dei pazienti può raggiungere, nel medio-lungo termine, uno stato libero da crisi con cure adeguate. Tuttavia, solo il 35% delle persone con epilessia viene seguito da specialisti nei centri ospedalieri.

La recente inclusione dell’epilessia nel Piano Nazionale Cronicità 2024 comprova una maggiore attenzione istituzionale verso la strutturazione di percorsi condivisi in grado di migliorare la presa in carico e la continuità assistenziale di questa patologia.

È inoltre cruciale l’accessibilità alle cure, al fine di garantire equità e alta qualità nell’assistenza alle persone con epilessia, a prescindere dalla loro area di residenza. È quindi necessaria l’implementazione di piani di cura specifici e adeguati al fine di potenziare i servizi sanitari offerti alle persone con epilessia e ai loro caregiver, come la redazione di PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) nelle singole realtà locali, per migliorare l’organizzazione delle cure e sviluppare riflessioni innovative.

Nella ASL di Pescara, il Percorso Diagnostico Terapeutico relativo alle Epilessie verte sull’attività e sulla collaborazione delle seguenti Unità Operative:

– la UOC di Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit, diretta dalla Dott.ssa Maria Vittoria De Angelis, dotata di un Ambulatorio Epilessia, il cui referente è il Dr. Francesco Di Blasio ( https://www.asl.pe.it/DettaglioUUUA.jsp?id=419 )

– la UOSD di Neurofisiopatologia, diretta dal Dr. Roberto Antonacci, che nel merito dell’Epilessia eroga attività ambulatoriale (referente Dott.ssa Anna D’Andreagiovanni), ed attività strumentale (Elettroencefalografia). (https://www.asl.pe.it/DettaglioUUUA.jsp?id=137)

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