Centro Glaucoma Prato seguiti mille pazienti. Potenziamento apparecchiature in oculistica

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Citato per il suo innovativo modello organizzativo (dagli Ambulatori di primo livello presenti sul territorio fino alla gestione del percorso ospedaliero applicando un sistema simil-piramide con una suddivisione dei pazienti per gravità)da una importante rivista internazionale nel campo dell’oftalmologia, Eye Doctors, il Centro Glaucoma dell’ospedale di Prato, lo scorso anno ha seguito 918 pazienti glaucomatosi e, di questi, 93 sono stati operati per stabilizzare il quadro clinico.

Sempre presso il Centro sono state eseguite anche ben 246 curve tonometriche; l’indagine diagnostica molto importante nel monitoraggio della patologia glaucomatosa in quanto fa vedere come oscilla la pressione intraoculare nell’arco della giornata.

Inoltre, grazie alla preziosa collaborazione con gli ortottisti sono stati eseguiti anche oltre 1500 campi visivi: esami fondamentali per il follow-up del glaucoma e per capire se il quadro è in progressione oppure se è stabile.

Spiega il dottor Fulvio Moroni, direttore della struttura complessa di Oculistica del Santo Stefano: “il glaucoma è una malattia cronica e, ad oggi,  è una delle principali cause di cecità perché spesso asintomatica e quindi diagnosticato in stadi già avanzati. Presso il nostro Centro

il paziente viene seguito fino alla stabilizzazione della patologia per la successiva presa in carico  dall’oculista di riferimento sul territorio”.

Presso la struttura pratese vengono effettuati anche interventi di chirurgia vitreo-retinica, (fondamentale per la cura di patologie come il distacco di retina): l’anno scorso sono stati eseguiti oltre 70 interventi di vitrectomia a cui si sono aggiunti i trapianti di cornea lamellare e a tutto spessore oltre allae chirurgia degli annessi oculari, sia della palpebra che delle vie lacrimali in collaborazione con i colleghi di otorinolaringoiatria.

“La forza della nostra struttura – aggiunge Moroni– risiede oltre che nell’equipe di professionisti altamente qualificati (personale medico, tecnico ed infermieristico) anche nella tecnologia di ultima generazione che l’Azienda Sanitaria ci ha messo a disposizione”.

Tra gli strumenti di recente acquisizione e tecnologicamente molto avanzati spiccano l’OCT da segmento anteriore e l’oftaloscopio/fluorangiografo a scansione laser; tali apparecchiature permettono una diagnostica molto avanzata ed accurata e la programmazione molto precisa degli interventi chirurgici anche complessi così da ridurre i tempi operatori e di migliorare significativamente i risultati post-operatori e la qualità di vita del paziente.Il team di oculisti dell’Ospedale Santo Stefano di Prato, inoltre, sempre nel 2024 ha effettuato complessivamente oltre 23.000 prestazioni ambulatoriali a cui vanno aggiunti più di 3600 prestazioni chirurgiche presso il blocco operatorio del Santo Stefano, 2600 interventi eseguiti in service presso case di cura a Prato e e Firenze.

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