A partire da fine gennaio, l’Azienda Usl di Piacenza introdurrà un importante ampliamento dei servizi vaccinali dedicati ai pazienti ricoverati e dimessi. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità preziosa per proteggere la salute di persone fragili e a rischio, consentendo loro di ricevere vaccinazioni in un ambiente sicuro e controllato. Il progetto si propone di rispondere in modo efficace alle necessità di una popolazione particolarmente vulnerabile, riducendo i rischi associati a patologie prevenibili.
“Per la nostra Azienda, la vaccinazione dei pazienti fragili – evidenzia il direttore generale Paola Bardasi – è prioritaria. L’Igiene e Sanità pubblica ha già attivato percorsi specifici dedicati a categorie quali i malati oncologici e i diabetici, solo per fare un esempio. Questa nuova struttura permetterà di gestire con maggiore efficienza le necessità di altri gruppi: tra i destinatari principali del servizio ci sono puerpere, dializzati e persone che devono affrontare interventi di chirurgia maggiore o che li hanno già subiti e cronici non ancora inseriti in percorsi vaccinali attivi sul territorio”.
In prima battuta sono stati coinvolti i reparti di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia generale, Malattie infettive, Nefrologia e Dialisi, Urologia e Chirurgia d’urgenza.
“Tenuto conto della situazione epidemiologica di malattie infettive emergenti e riemergenti, e richiamando i principi espressi nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, si è ritenuto di ampliare e rendere più accessibile l’offerta vaccinale per i pazienti con determinate patologie o condizioni di rischio direttamente nel presidio ospedaliero di Piacenza, presso un ambulatorio di vaccinazioni dedicato, gestito dall’Igiene e Sanità Pubblica” afferma Franco Federici, direttore del Presidio unico.
“Iniziare a proteggere i pazienti in fase di dimissione, direttamente nel luogo di cura, è un’occasione di prevenzione per eventuali infezioni. Si tratta di persone che si apprestano ad una ripresa della socializzazione che potrebbe esporle ad agenti infettivi, in un momento caratterizzato ancora da fragilità. Infatti la prevenzione delle complicanze infettive passa anche dalla vaccinazione, atto efficace e sicuro, raccomandato e gratuito per tutti i soggetti a rischio” prosegue Alessandra Rampini, direttore Igiene e Sanità pubblica.
Il servizio, organizzato in modo specifico per garantire una gestione ottimale, prevede che la prenotazione delle vaccinazioni avvenga esclusivamente tramite i medici di reparto che, utilizzando il sistema AgendaWeb, possono riservare gli appuntamenti per i loro degenti. Questo metodo centralizzato mira a semplificare il processo e a garantire una presa in carico immediata dei pazienti più fragili.
“L’avvio di questo nuovo ambulatorio offre ai pazienti un’importante occasione per accedere a un piano vaccinale in ambiente protetto e il servizio è pienamente integrato nella visione dell’ospedale come luogo di cura e che promuove salute” puntualizza Beatrice Zerbi della direzione Medica.
L’iniziativa si colloca all’interno del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, che sottolinea l’importanza di una strategia sinergica tra i diversi attori della rete sanitaria territoriale e ospedaliera. L’obiettivo è offrire un servizio vaccinale proattivo, centrato sul paziente e mirato in particolare a chi presenta condizioni di rischio legate a patologie croniche o stati di immunodeficienza. La collaborazione tra dipartimenti di prevenzione, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacie, insieme alle strutture sociosanitarie, rappresenta un elemento fondamentale per garantire l’efficacia del programma.
La possibilità di accedere a questo ambulatorio per i pazienti ricoverati e/o in dimissione è subordinata a una valutazione del medico ospedaliero che richiederà l’inserimento del paziente nella seduta ambulatoriale con prenotazione diretta su agenda dedicata.
L’attività inizierà a fine gennaio, in un ambulatorio dell’edificio 1E nel nucleo antico (ex ambulatori di Pneumologia).