ULSS 7 Pedemontana. Confermato il Bollino Azzurro all’ospedale San Bassiano

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Fondazione ONDA ha confermato anche per il 2025 il “Bollino Azzurro” all’ospedale di Bassano

Anche per il 2025 Fondazione ONDA – l’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere – ha confermato all’ospedale San Bassiano il prestigioso “Bollino Azzurro”, riconoscimento nazionale che premia gli ospedali italiani che si distinguono per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche.

Più in dettaglio, il Bollino Azzurro viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti. Gli obiettivi invece sono: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.

«Ancora una volta viene confermata l’eccellenza dell’Urologia del San Bassiano – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, che nel corso degli anni si è sempre distinta per l’adozione delle metodiche e tecnologie di volta in volta più all’avanguardia, il tutto inserito all’interno di un percorso di presa in carico che è fortemente multidisciplinare. Si tratta di un ulteriore indicatore per i cittadini che sanno di potersi rivolgere con la massima fiducia al “loro” ospedale». 

«Questa attestazione da parte di ONDA conferma l’impegno per una presa in carica sempre più completa e dedicata del paziente con diagnosi di tumore alla prostata – sottolinea il dott. Antonio Celia, direttore dell’Urologia dell’ULSS 7 Pedemontana -. Ringrazio tutti il team multidisciplinare e tutte le figure professionali che ruotano intorno alla gestione di questi pazienti, fondamentali per l’ottenimento di questo risultato. Ogni anno sono oltre 200 i casi che trattiamo, mediante intervento chirurgico con metodica mininvasiva o quando possibile con l’ablazione. Voglio ricordare a questo riguardo che il tumore della prostata è la principale patologia oncologica in urologia, in termini di incidenza e di conseguenza anche di casi trattati, e spesso l’intervento comporta problemi di incontinenza e di disfunzione erettile, con un impatto evidente e significativo sulla qualità di vita del paziente. Per questo motivo abbiamo messo a punto un percorso diagnostico-terapeutico che pone una particolare attenzione non solo al trattamento della patologia, ma anche alla qualità di vita del paziente post intervento, dunque con un percorso di presa in carico anche dopo le dimissioni finalizzato a favorire il recupero della continenza e della potenza sessuale».

Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa del Bollino Azzurro sono stati valutati da un apposito Advisory Board costituito da Fondazione Onda ETS, fra cui figurano i nomi di Carlo Bettocchi, Direttore USD di Andrologia e Chirurgia Ricostruttiva dei genitali Esterni, Azienda Ospedaliero Universitaria di Foggia – Ospedali Riuniti; Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara; Roberto Carone, già primario della Neuro-Urologia e Unità Spinale e Presidente Emerito, AOU Città Della Salute di Torino – Fondazione Italiana Continenza; Giario Conti, Segretario SIURO; e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma.

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