Pubblicato Studio condotto su piscine acqua di mare contro piscine acqua dolce per trattamento malattie infiammatorie pelle e condizioni reumatiche

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ASUGI informa che è stato pubblicato sulla rivista internazionale Water una rassegna della letteratura condotta dal Prof. Luca Cegolon (Università di Trieste ed ASUGI) e dal Prof. Giuseppe Mastrangelo (Università d Padova), che ha valutato benefici e vantaggi delle piscine ad acqua di mare rispetto a quelle tradizionali (ad acqua dolce) per il trattamento di malattie infiammatorie croniche della cute e condizioni reumatologiche.

L’acqua salata è un rimedio noto fin dall’ antichità contro vari disturbi, oggi diffuso in molti paesi dove terme, talassoterapia e piscine ad acqua di mare hanno registrato un notevole boom. L’esposizione all’acqua di mare e alla luce solare è una componente essenziale della talassoterapia, definita come qualsiasi forma di interazione controllata con ambienti marini e loro elementi naturali, anche in assenza di applicazione cutanea di alghe, sabbie o fanghi. Le piscine con acqua di mare offrono quindi l’opportunità di sottoporsi a talassoterapia anche a pazienti che non possono andare in spiaggia o durante i mesi invernali.

Le evidenze di vari studi sembrano convergere sull’esposizione combinata a radiazione solare e acqua di mare come approccio più efficace rispetto alla sola irradiazione o al bagno in acqua dolce seguito dall’irradiazione per ridurre i sintomi da malattie infiammatorie della pelle (come psoriasi o dermatite atopica) o condizioni reumatiche (come fibromialgia o spondilite anchilosante).

Nel caso della psoriasi, i benefici della talassoterapia a base di acqua di mare durano fino a 90 giorni, grazie all’attività combinata di acqua salata ed esposizione al sole.

L’efficacia dell’acqua di mare contro la psoriasi è stata confermata da studi sperimentali utilizzando l’esposizione sequenziale ad agenti artificiali come bagni di acqua salata seguiti da raggi UVB. Il trattamento combinato di acqua di mare e UVB per 6 settimane ha dimostrato un’efficacia superiore rispetto alla sola irradiazione o al bagno in acqua dolce combinato con irradiazione. Un trial clinico multicentrico articolato in quattro gruppi di studio paralleli, condotto in 102 cliniche dermatologiche per un totale di 1241 pazienti, ha dimostrato come l’efficacia dei bagni di acqua salata seguiti da UVB contro la psoriasi non era significativamente inferiore ai bagni PUVA, una terapia consolidata a base di derivati psoralenici come trimetossi-psoralene or metossalene disciolti in acqua calda. 

Al pari delle piscine tradizionali, anche le piscine ad acqua di mare devono essere sottoposte a clorazione, per ridurre il rischio biologico da trasmissione di patogeni riversati in acqua da soggetti portatori.

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