ASILI NIDO
L’attenzione legata alla corretta alimentazione durante l’infanzia è in costante aumento. Tuttavia, è spesso limitata al primo anno di vita, per poi andare a diminuire a partire dai mesi successivi o dal momento in cui si passa a un’alimentazione di tipo “adulto”. Anche dopo l’anno, è opportuno non adattare l’alimentazione del bambino a quella della famiglia, ma viceversa.
È necessario non sottovalutare l’impatto che una sana e buona alimentazione ha su una futura vita in salute. Per questo, “l’educazione al gusto” e alle corrette scelte alimentari in una popolazione giovane caratterizzerà anche le future abitudini.
La Struttura Complessa Igiene degli Alimenti e Nutrizione (IAN) di ATS Bergamo, afferente al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, elabora le “Linee Guida per la ristorazione negli Asili Nido” e il documento “Caratteristiche delle derrate alimentari” visita la sezione , per aiutare a scegliere durante gli acquisti materie prime di buona qualità nutrizionale.
Per affiancare il personale a servire le quantità corrette, i professionisti di ATS hanno predisposto l’Atlante per immagini QUI -sezione allegati-, uno strumento facilmente fruibile anche per la preparazione dei pasti a casa.
In aggiunta e per garantire costantemente e capillarmente su tutto il territorio bergamasco una corretta alimentazione per i più piccoli, l’attività di sopralluogo presso gli asili Nido è tesa ad intraprendere le eventuali azioni di miglioramento.
La Struttura Complessa IAN, inoltre, si rende disponibile ad incontri formativi con i genitori, in un’ottica di collaborazione con il personale educativo degli asili nido, per favorire un continuum casa/nido, a favore del percorso di sviluppo e crescita del bambino.
ANZIANI E OSPITI IN RSA
La Struttura Complessa IAN di ATS Bergamo in collaborazione con tutte le ATS di Regione Lombardia elabora:
- le “Linee Guida per la ristorazione nelle RSA”, tenendo presente che l’alimentazione durante l’invecchiamento assume un ruolo determinante, perché nell’anziano spesso si instaura una fragilità nutrizionale;
- le “Linee Guida per la ristorazione ospedaliera e ospedaliera pediatrica”.
L’attività di sopralluogo effettuata da ATS Bergamo in queste Strutture è volta a verificare l’attuazione dei criteri indicati dalle Linee Guida.
Considerata l’importanza dello stato nutrizionale e l’impatto sul percorso di presa in carico dei soggetti istituzionalizzati (degenti, ospiti di RSA ecc), Regione Lombardia a gennaio 2024 ha deliberato l’“ATTIVAZIONE DEL PERCORSO DI SCREENING NUTRIZIONALE NELLE STRUTTURE DEL SSR E DOMICILIARE” che prevede:
- di attivare sistematicamente lo screening nutrizionale nei percorsi di presa in carico dei pazienti in Regione Lombardia;
- di approvare uno specifico modello di valutazione dello screening nutrizionale;
- di garantire che ad ogni analisi di screening corrisponda la presa in carico adeguata.
Lo screening nutrizionale si inserisce nel contesto della prevenzione, poiché consente di identificare i pazienti con problemi nutrizionali (già malnutriti o a rischio malnutrizione calorico – proteica o con deplezione di specifici nutrienti) i quali richiedono un intervento terapeutico specifico.
PILLOLE DI SALUTE → alimentazione anziani
L’ora del pasto deve essere un momento di relax, un’oasi di distensione, di riposo morale nell’arco della giornata
QUANTA ACQUA ?
La persona anziana tende a bere poco, ma è molto importante che nella giornata assuma circa 1,5/2 litri di acqua, anche di rubinetto. Poiché l’acqua talvolta non è molto gradita, si possono utilizzare piccoli trucchi per aumentarne il consumo:
- proporre the o infuso non zuccherato, acqua aromatizzata con frutta fresca senza aggiunta di zucchero, acqua frizzante in qualche occasione;
- può essere utile che l’anziano consumi una minestra o un piatto in brodo 1 volta al giorno;
- la persona anziana fatica a sentire la sete: non aspettare che chieda da bere, ma offrire spesso piccole quantità delle bevande sopra suggerite.
QUALI PROTEINE ?
L’anziano ha bisogno di una buona dose di proteine ogni giorno. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale consumare, nei pasti principali, fonti proteiche diverse, da variare nell’arco della settimana seguendo lo schema sotto riportato:
- legumi: vanno consumati almeno 3 volte a settimana. In associazione ai cereali costituiscono un piatto unico, ad esempio pasta e fagioli, riso e piselli, polenta e lenticchie, o sotto forma di zuppe o creme spalmabili come l’hummus di ceci. Oltre ai principi nutritivi, quali proteine e carboidrati, i legumi sono una buona fonte di fibre;
- pesce: almeno 3 volte la settimana. Si consiglia di proporre pesce azzurro di piccola taglia, come sgombro, alici e sarde, ponendo attenzione alla presenza di lische;
- uova: 2-4 volte a settimana;
- latte fresco parzialmente scremato e yogurt al naturale senza zuccheri aggiunti: 1-2 volte al giorno;
- formaggi: preferibilmente freschi e magri (es. crescenza, fior di latte, mozzarella, ecc.), 2 volte a settimana;
- carni magre: 2-3 volte a settimana, con preferenza per le carni bianche come pollo, tacchino e coniglio. Le carni rosse come manzo, maiale, agnello e i salumi andrebbero limitati ad 1 volta a settimana.
In caso di problemi di masticazione prediligere preparazioni con consistenza morbida (esempio polpette, ragù).
QUALI CONDIMENTI E COME ?
- Privilegiare l’uso dell’olio extra vergine d’oliva per cucinare e condire;
- Utilizzare il burro saltuariamente;
- EVITARE la margarina vegetale;
- I condimenti vanno usati preferibilmente a crudo, limitando la frittura e le cotture prolungate;
- NON riutilizzare mai i grassi/oli già cotti.