Proseguono le trattative per il rinnovo del CCNL Sanità, e il Nursing Up continua a battersi per un contratto che valorizzi i professionisti sanitari. Segnali positivi arrivano sulle pronte disponibilità (PD): ridotto il limite massimo da 10 a 7 turni mensili, ma restano criticità sulle deroghe estive, da eliminare per evitare abusi.
Sui requisiti per gli incarichi professionali, confermato il limite di 15 anni di servizio, respingendo la proposta di riduzione a 10 anni, che avrebbe penalizzato gli infermieri. La speranza è che il provvedimento venga confermato, visto il parere negativo di molti sindacati generalisti.
Grave invece la situazione dei pronto soccorsi: Nursing Up chiede indennità adeguate per gli infermieri, proporzionate ai rischi e alle responsabilità, evitando equiparazioni inappropriate con personale amministrativo.
Sulle aggressioni, il sindacato esige obblighi chiari per le aziende: costituzione come parte civile, supporto psicologico alle vittime e copertura assicurativa specifica.
Sullo sblocco del vincolo di esclusività per i professionisti dell’area non medica, occorre regolamentare con coraggio le attività intra ed extra moenia.
Restano aperte altre questioni cruciali, tra cui l’aumento delle indennità irrisorie (ad esempio la PD, pari a soli 1,26 euro netti all’ora), la revisione delle risorse contrattuali per valorizzare i professionisti sanitari e la sicurezza sul lavoro. Nursing Up continuerà con determinazione a difendere i diritti e la dignità degli infermieri, senza accettare compromessi.