Si è tenuto nei giorni scorsi nell’auditorium dell’ ospedale “Apuane” di Massa, il corso dal titolo “La trasversalità della Medicina di genere”, organizzato da Paola Pacetti, oncologa responsabile del DH Oncologico della Lunigiana nonché responsabile della Medicina di genere nell’ambito territoriale di Massa Carrara.
L’evento, accreditato e inserito nel Piano di formazione dell’Azienda USL Toscana nord ovest, era rivolto agli operatori sanitari delle Zone Apuana e Lunigiana ed ha coinvolto circa quasi 100 partecipanti, in particolare 60 infermieri, 10 OSS, 10 tecnici, 3 farmacisti e 12 medici.
Una partecipazione davvero numerosa, come ha sottolineato durante i saluti istituzionali Giuliano Biselli, direttore del presidio ospedaliero delle Apuane e coordinatore della rete ospedaliera aziendale.
La Medicina di genere è una disciplina normata dalla Regione Toscana e le attività svolte in questo ambito sono coordinate anche a livello aziendale da un gruppo di esperti, di cui è appunto componente anche Paola Pacetti.
Tra i compiti assegnati al centro di coordinamento aziendale della Medicina di genere c’è quello di favorire la conoscenza della differenza di genere e la maggior tutela della salute in termini di prevenzione e di percorsi diagnostico-terapeutici differenziati e appropriati.
L’evento si è sviluppato in due sessioni: nella prima, moderata da Alessandro Napolitano, direttore dell’unità operativa complessa di Neurologia ed esperto da molti anni di Medicina di genere, hanno portato il loro contributo Lina Colombi per la Cardiologia; Alberto Chiti per la Neurologia e Filomena Marrelli per la Broncopneumopatia cronica ostruttiva ed asma.
Nella seconda sessione, moderata da Filomena Marrelli, sono intervenuti: Stefania Baldassari, per gli aspetti farmaceutici e Maurizio Lucchesi per quelli legati all’Oncologia.
Nelle conclusioni Paola Pacetti ha voluto ricordare l’importanza che la Medicina di genere riveste nell’era della medicina personalizzata e di precisione e ha sottolineato quanto sia prezioso ogni singolo contributo professionale in ambito sanitario rispetto alla diffusione della conoscenza.