L’Istituto si conferma leader nell’innovazione in ambito clinico grazie alla collaborazione tra ricercatori e Ufficio di Trasferimento Tecnologico
Il CRO di Aviano si conferma leader nell’innovazione tecnologica in ambito clinico, grazie al rilascio di un brevetto europeo e due brevetti italiani, frutto del lavoro congiunto dei ricercatori dell’Istituto e dell’Ufficio di Trasferimento Tecnologico (Direzione scientifica).
E’ stato brevettato a livello europeo il metodo per la rilevazione ematica dell’Imatinib, sul quale è attualmente in corso un test prototipo. Si tratta di un dispositivo elettrochimico innovativo per consentire il monitoraggio immediato, attraverso analisi del sangue, dei livelli del farmaco nei pazienti oncologici, che consentirà di migliorare la gestione delle terapie e ridurre i tempi per eventuali correzioni del dosaggio.
Un’altra ‘patente’, questa volta a livello nazionale, è stata rilasciata all’Anticorpo monoclonale anti-GPC1. Sviluppato assieme all’Università di Trieste, riguarda, appunto, un anticorpo monoclonale per l’antigene glipicano-1, molecola tumore-associata presente in neoplasie aggressive come l’adenocarcinoma pancreatico e il glioblastoma. Questa tecnologia rappresenta una base promettente per lo sviluppo di immunoterapie e terapie cellulari avanzate.
Infine, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è stato brevettato il Nitroprussiato di rame, una nano-molecola innovativa in grado di generare radicali liberi a base d’ossigeno che innescano una reazione tossica per le cellule tumorali, favorendo una più efficace penetrazione dei farmaci antineoplastici, mentre vengono preservati i tessuti sani.
Queste tecnologie, tutt’ora in fase di sviluppo, puntano a trasformare la pratica clinica e sono pronte a crescere attraverso nuove collaborazioni. L’Ufficio di Trasferimento Tecnologico del CRO, attivo dal 2007, ha proprio il compito di sviluppare sinergie con il settore privato per trasformare i risultati della ricerca traslazionale sviluppata nei laboratori dell’Istituto in prodotti a beneficio della società.
Nel 2016 il Centro avianese è stato il primo IRCCS a ricevere il finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico per il potenziamento del trasferimento tecnologico; un progetto che ha generato nuove opportunità di crescita. “Crediamo nell’importanza di tutelare e valorizzare le invenzioni dei ricercatori del CRO attraverso il lavoro di squadra, in grado di sviluppare l’innovazione dal territorio, in stretta sinergia con l’industria e grazie al crescente supporto di chi investe nei nostri progetti” spiega Ermes Mestroni, responsabile dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico.