MODENA. SICUREZZA DEI PROFESSIONISTI SANITARI: FORMAZIONE E AZIONI CONCRETE NELLE SEDI SANITARIE

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Per prevenire e tutelare operatori e professionisti sanitari e volontari del soccorso dal rischio di aggressioni nelle strutture sanitarie, l’Azienda USL di Modena, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena (Aou) e l’Ospedale di Sassuolo Spa hanno previsto diversi interventi tecnologici e organizzativi. In occasione dell’ultima Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena è stato fatto il punto sul percorso, ribadendo come la tutela del lavoro dei sanitari modenesi sia tema centrale per tutti i Sindaci. Ospedali, Pronto Soccorso, Centri di Salute Mentale, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Baggiovara, Ambulatori di Continuità Assistenziale e Cau, sono i luoghi sui quali si concentrano le principali misure di miglioramento: l’obiettivo è creare un’uniformità di dotazioni tecnologiche e condizioni di sicurezza nei contesti assistenziali più critici. A queste azioni si aggiungono attività formative per i dipendenti e campagne di sensibilizzazione del cittadino al rispetto verso chi cura, che nei prossimi mesi saranno incrementate.

Per prima cosa – sottolinea il Presidente della CTSS di Modena Massimo Mezzetti – vorrei inviare la mia più grande solidarietà a tutti i professionisti e le professioniste della nostra sanità che hanno subito episodi di violenza, l’ultimo in ordine di tempo accaduto a sanitari di Vignola.

Le tante azioni messe in campo dalle Aziende sanitarie raccontano un impegno vero e in divenire che non intende esaurirsi perché verifichiamo che non basta. La Conferenza territoriale socio sanitaria gioca quindi un ruolo importante per il successivo sviluppo di azioni più efficaci; continueremo ad avere attenzione, sia nell’ambito della prevenzione e del controllo, sia nell’organizzazione della nostra sanità. È bene però sottolineare che questo è un tema che investe tutta la comunità: ciascun cittadino è chiamato a fare la propria parte affinché questi episodi non si verifichino più“.

Formazione del personale – AUSL, AOU e Ospedale di Sassuolo Spa hanno avviato percorsi specifici di formazione per tutto il personale dedicati alla prevenzione e gestione degli episodi di violenza con un focus anche sulla normativa vigente. In Ausl Modena il corso – organizzato in diverse edizioni – ha visto dal 2019 al 2024 l’adesione di 1751 lavoratori.

Supporto ai lavoratori vittime di aggressione – Gli uffici legali delle tre aziende sanitarie forniscono consulenza e supporto agli operatori vittime di aggressione, sia fisica che verbale. È stato introdotto, già da alcuni anni, anche un servizio di supporto psicologico e medico ai lavoratori coinvolti in episodi di aggressione.

Tavolo di lavoro con Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine – AUSL, AOU e Ospedale di Sassuolo Spa sono periodicamente chiamati a partecipare al tavolo di lavoro con Prefettura, Questura e Forze dell’Ordina per discutere e condividere criticità, azioni di miglioramento ed eventuali proposte per il futuro, compresi possibili protocolli d’intesa.

Gli interventi strutturali, tecnologici e organizzativi sulle sedi sanitarie

Pronto Soccorso – Potenziate sia le misure tecnologiche che quelle organizzative. In particolare nei PS dell’Azienda USL di Modena sono stati installati nuovi sistemi videosorveglianza con funzione di registrazione e conservazione immagini e, per fornire le corrette informazioni all’utenza, sono stati attivati monitor informativi in sala d’attesa con lo stato di erogazione delle prestazioni in base all’ordine di priorità. Sono stati inoltre predisposti pulsanti di chiamata rapida di emergenza collegati a presidi di vigilanza h24, ove presenti o a telefoni di altro personale in turno. Tra le nuove misure organizzative è prevista una procedura di pre-allertamento da parte dell’equipaggio 118 del Triage del PS in caso di paziente aggressivo e, in prospettiva, la ripresa del servizio ‘spezza l’attesa’ con la collaborazione del volontariato, specificamente formato per assicurare accoglienza, ascolto, supporto a pazienti ed accompagnatori e mediazione della comunicazione con gli operatori sanitari.

Al Pronto Soccorso di Carpi sono state adottate ulteriori misure come, per esempio, l’attivazione di una risorsa aggiuntiva in supporto al triagista dedicata alla gestione delle telefonate in arrivo, l’assegnazione di una guardia giurata di vigilanza h24 e una serie di strumenti a supporto del personale come gruppi di ascolto condotti dallo psicologo del lavoro, dal medico competente e dal responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e una formazione dedicata.

Al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sassuolo è stato ampliato a 96 ore il periodo di conservazione dei filmati ripresi dalle telecamere, aumentando di un giorno la disponibilità degli stessi per le forze dell’ordine. Tra le misure tecnologiche è previsto un sistema di chiamata diretta (tramite pulsante) delle forze di polizia, che si affianca al dispositivo già presente per contattare la vigilanza interna.  A Sassuolo sono già previsti passaggi periodici di una pattuglia durante l’intera giornata, notte compresa. Il Comune di Sassuolo ha promosso inoltre un ordine del giorno per valutare l’opportunità di portare all’interno del PS un presidio di polizia. 

Per quanto riguarda l’AOU di Modena, nei Pronto Soccorso del Policlinico di Modena e dell’Ospedale Civile di Baggiovara è operativo un servizio di vigilanza H24 e in particolare, nell’area del PS è presente una postazione fissa che agisce come ‘deterrente’.  Sempre nell’area vicino al PS, sia al Policlinico, sia a Baggiovara vi è la presenza del Posti di Polizia con 1 agente della Divisione Anticrimine in ciascuno dei 2 stabilimenti ospedalieri nella fascia oraria 8-14.  Gli agenti effettuano anche ricognizioni nelle varie aree in collaborazione con il Servizio di Vigilanza.

Le altre sedi Ausl

Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura – Il Reparto dell’Azienda USL di Modena presso l’0spedale di Baggiovara è stato completamente ristrutturato in seguito all’episodio di vandalismo dello scorso maggio: sono state realizzate una nuova guardiola in muratura dotata di ampia vetrata con vetri antisfondamento da cui è visibile tutto il reparto e una nuova sala fumo al fine di mantenere separati adulti e minori; è stato rafforzato il sistema di videosorveglianza ed esteso H24 l’orario di presenza della guardia di vigilanza. Inoltre, i telefoni del personale sono stati programmati con pulsante di chiamata rapida di emergenza con collegamento a telefoni presidiati H24 (vigilanza o altro personale di turno).

Centri di Salute Mentale – Dopo la verifica delle condizioni di sicurezza, in base alla conformazione della struttura, la tipologia di pazienti e gli eventuali casi di aggressione registrati, sono state adottate diverse misure tecnologiche di miglioramento tra cui l’installazione di telecamere di videosorveglianza (le ultime sedi che stanno completando l’attivazione sono il CSM di Sassuolo, i Sert di Carpi e Vignola); pulsanti/telefoni per chiamate rapide di emergenza; in alcune sedi, impianti antintrusione.

CAU e Ambulatori di Continuità Assistenziale – Installate telecamere di videosorveglianza o videocitofono e pulsanti/telefoni per le chiamate rapide di emergenza. Ulteriore garanzia di sicurezza è la limitazione dell’accesso diretto conseguente all’attivazione del numero unico provinciale di CA, con l’assegnazione al paziente di un orario definito per l’accesso.

Dispositivo “uomo a terra” – Attivo nei contesti lavorativi di Ausl dove è presente in turno un solo operatore, invia un messaggio di allarme,  collegato alla centrale operativa della vigilanza che lancia l’allerta, su una postazione fissa sempre presidiata, per un intervento tempestivo in caso di aggressione o malore/infortunio. Già attivato nei laboratori analisi a Carpi e Mirandola, per gli ospedali dell’Aou al momento non ne sono presenti, ma viene sistematicamente valutata la necessità di applicazione in contesti critici.

Sedi Aou

Il Piano per la Prevenzione della Violenza a danno degli Operatori Sanitari (PREVIOS), predisposto anche da Ausl e Ospedale di Sassuolo, prevede interventi specifici in vari ambiti; si sintetizzano di seguito quelli attivati nell’Aou di Modena: alcuni reparti hanno le porte chiuse con ingresso solo con badge preautorizzato, per evitare ingressi in orari non consentiti e/o intrusione da parte di estranei; presenti allarmi antintrusione nelle uscite di emergenza e nelle porte di accesso a chiusura notturna; è installato un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso (24h), in particolare nelle zone riconosciute come a più alto rischio di violenza nei confronti degli operatori sia nelle aree interne che esterne dei due ospedali;  è impegno assicurare un’illuminazione adeguata compresi ambienti esterni e parcheggi; è prevista sempre la presenza di due operatori durante l’erogazione delle prestazioni sanitarie nelle aree o per i pazienti a rischio; contribuisce ad una presa in carico in tempi celeri e ad un clima positivo, la presenza di mediatori culturali per le principali lingue (inglese, arabo, indo-pakistano) e l’affissione di cartelli finalizzati a promuovere un sentimento di comprensione nei confronti degli operatori sanitari e sensibilizzazione contro gli atti di violenza.

Aou ha sviluppato inoltre il progetto di ricerca “Valutazione del benessere e della capacità lavorativa dei professionisti delle UU.OO. dei suoi Pronto soccorso, dopo la riorganizzazione dei percorsi di emergenza-urgenza”, in collaborazione con il Dipartimento di Economia ‘Marco Biagi’ di UniMoRe. Esso si propone di valutare le principali determinanti individuali e organizzative che influenzano la capacità lavorativa ed il benessere degli operatori, realizzando accessi nei PS con osservazione partecipata da parte di psicologo e medico competente.

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