Compensi indebitamente percepiti. Per AUSL Toscana nord ovest atto dovuto procedimento di recupero

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In merito alla questione del recupero di alcune somme nei confronti di alcuni specialisti ambulatoriali impegnati negli anni precedenti negli ospedali della Lunigiana, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia che si tratta di un atto dovuto da parte dell’Asl, frutto di un’attività amministrativa, di verifica e controllo, a tutela delle pubbliche risorse e dell’utenza.

E’ stato infatti accertato che, negli anni dal 2013 al 2021, alcuni professionisti hanno effettuato visite all’interno dell’orario di lavoro nella stessa sede dell’ambulatorio o in altro reparto del medesimo ospedale (quindi senza uscire dalla struttura) e queste prestazioni sono state erroneamente pagate come attività esterne.

Una prima comunicazione agli operatori interessati era stata inviata nel mese di novembre 2021 e adesso, dopo tutte le verifiche del caso, con la deliberazione della Direzione numero 884 del 25 settembre 2024 è stato autorizzato l’avvio del procedimento di recupero delle somme.

Si tratta insomma di un atto esecutivo di un percorso già avviato tre anni fa.

Il procedimento si è svolto coinvolgendo fin dall’inizio il personale interessato, il quale – oltre a ricevere comunicazioni documentate circa la natura e l’entità dei controlli effettuati – è stato invitato a presentare eventuali osservazioni e chiarimenti circa l’attività svolta.

Il percorso di verifica e l’avvio del recupero dei compensi sono stati anche argomento di confronto all’interno degli organismi istituzionali competenti, alla presenza di rappresentanze sia aziendali che di parte sindacale.

A prescindere dalla buona fede degli operatori interessati, una volta confermata la valutazione della “non spettanza” delle competenze erogate, l’Azienda non può ovviamente esimersi dal procedere al recupero delle somme corrisposte e percepite da alcuni professionisti non ricorrendone i presupposti.

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